MILANO - I fans di Bono Vox e di Madonna possono tirare un sospiro di sollievo: il Comune di Milano ha alzato il volume dei rispettivi concerti a San Siro. L'ordinanza grazie alla quale la soglia di tolleranza al rumore sarà innalzata di due decibel (dai famigerati 78 a 80) era attesa da lunedì (da quando l'assessore agli Eventi del Comune di Milano, Giovanni Terzi, si era rivolto al prefetto, Gian Valerio Lombardi) ed è arrivata nella giornata di martedì. Sul filo del rasoio, ma in tempo utile per consentire a U2 (martedì e mercoledì sera) e Madonna (il 14 luglio) di alzare un po' il volume senza incappare nelle maglie della rete penale, come è già successo ad alcuni illustri colleghi (Bruce Springsteen).

MILANO SCALA DEL ROCK - Ad annunciare la firma del prefetto è stata il sindaco, Letizia Moratti. «Milano offre al popolo del rock un grande spettacolo che, grazie a questo provvedimento fortemente voluto dal Comune, potrà svolgersi in modo adeguato al livello artistico della band irlandese ospitata a San Siro», ha detto il sindaco. «Gli U2 e i 70 mila spettatori che verranno a San Siro - ha proseguito Letizia Moratti - meritano uno show di qualità, perchè la grande musica è una delle espressioni più amate della cultura del nostro tempo». La Moratti ha espresso la sua «soddisfazione per l'intesa trovata da subito con il Prefetto Lombardi ma anche un ringraziamento all'assessore Terzi che si è speso molto affinchè potesse essere messa in atto la deroga al tetto di 78 decibel». Il sindaco ha poi ribadito che «le regole sono sempre importanti, ma in questo caso servono regole meno restrittive» ed ha aggiunto che «ancora una volta dimostriamo l'amore della nostra città per la musica, perchè Milano non è solo la Scala del calcio è anche la Scala del rock». UN MOMENTO DI DIVERTIMENTO - «Grande soddisfazione - ha dichiarato l'assessore agli Eventi Giovanni Terzi - per questo importante risultato che premia il buon senso. Grazie alla volontà delle diverse istituzioni di fare squadra, Milano ha vinto ancora una volta. Ringrazio quindi il Sindaco e il Prefetto». «Spero - ha concluso Terzi - che questo possa essere un primo passo per far sì che i cinque concerti che San Siro ospita ogni anno siano, come deve essere, un momento di divertimento per la città e i suoi abitanti e, al tempo stesso, di visibilità per il capoluogo lombardo nel panorama internazionale. Non più, quindi, terreno di sterili polemiche, perchè la musica non è rumore».