L’articolo integrale di Madonna per Yediot Ahronot

C’è un vecchio clichè: quando l’allievo è pronto, il maestro appare.Ho viaggiato per il mondo tante volte, mi sono esibita in grandi stadi di calcio, ho recitato in alcuni film, ho cenato con leader di Stato e ho collaborato con grandi artisti, raggiungendo una serie di obiettivi che la maggior parte delle persone vedrebbe come il massimo livello del successo, ma ho sentito che mancava ancora qualcosa nella mia vita.

Ero incinta di mia figlia, quasi quattordici anni fa e avevo appena finito di girare Evita, quando mi resi conto che avevo speso tutta la mia vita a preoccuparmi solo di me stessa e che presto sarei diventata responsabile della vita di qualcun altro. Sono cresciuta come una cattolica, e mio padre era molto religioso ma nessuna delle mie domande ha mai ricevuto una vera risposta quando mi sono chiesta perchè la gente soffre nel mondo e qual è il senso della vita in tutto ciò. E improvvisamente mi sono chiesta: “Cosa posso insegnare al mio bambino circa le cose importanti della vita?“. Ho passato anni a studiare Yoga e Sanscrito. Ho letto moltissimi libri sui grandi maestri di yoga e le icone indiane,ho studiato buddismo e gli insegnamenti del Dali Lama. Ho studiato il taoismo e l’arte della guerra. Ho letto libri sugli Gnostici e i primi Cristiani. Ho imparato davvero molto e tutto ciò mi ha ispirato, ma non ero ancora riuscita a collegare tutti i punti per applicare questa mia conoscenza nella vita quotidiana.
Ero alla ricerca di una risposta.
Sono andata ad una cena a Los Angeles. Una donna seduta accanto a me mi stava parlando di una lezione tenuta da un Rabbino. Mi disse che era qualcosa che poteva ispirarmi e che avrei dovuto partecipare. Le ho chiesto di cosa si trattasse, e lei mi rispose: “Vita“. Ho così chiesto come si chiamava questa disciplina. E lei rispose: “Kabbalah”. Le dissi che non ero ebrea e lei mi disse: “Che differenza c’è tra l’educazione religiosa che tu hai avuto e come si chiama se questa ti può ispirare?”.
Aveva ragione.
Partecipai così ad un’incontro. Mi sedetti in fondo e ascoltai ciò che un uomo di nome Eitan aveva da dire. In quel momento mi resi conto che la mia vita non sarebbe più stata la stessa. Ho così cominciato a seguire regolarmente queste lezioni, mi sedevo con il mio notebook per prendere appunti e mai nessuno mi ha infastidito.Incontrai Eitan privatamente,e gli posi un sacco di domande. Tutte le domande sulla vita che mi ero posta, aveveno cominciato ad avere una risposta e mi resi conto che anche io avevo finalmente un “credo religioso” o comunque una filosofia che integrasse scienza e spiritualità. Ho cominciato ad imparare tutto sulla Fisica, sull’astronomia,la natura e le leggi di causa ed effetto. Tutti i pezzi del puzzle avevano finalmente una determinata posizione da occupare. La vita non sembrava più un insieme di eventi casuali, ho cominciato ad avere dei modelli di vita da seguire. Mi sono svegliata. Ho cominciato ad essere consapevole delle mie parole e delle mie azioni e dell’effetto che queste potevano avere. Ho anche capito che l’essere Ricca e Famosa, non era lunico obiettivo da raggiungere e non era la fine del viaggio. Ma era l’inizio.
Ho studiato con Eitan sin dalla prima lezione, ed è stata solo una questione di tempo prima che incontrassi Michale Berg, il cui padre Rav, proveniva da una lunga serie di Kabbalisti ed era anche stato insegnate di Eitan. Michale Berg è unico. Lui potrebbe essere l’uomo più intelligente che io abbia mai conosciuto. In un primo momento sembrava tranquillo e timido, conservatore e forse anche un pò ingenuo. Ma ponetegli una qualsiasi domande, e vi troverete improvvisamente in un oceano di informazioni. La cosa sorprendente è ciò che conosce e che ha compiuto nonostante la sua giovane età. Ha tradotto 22 volumi della Zohar da aramaico in ebraico e in inglese. Lui sa tutto ciò che riguarda la cultura pop e ciò che sta accadendo nel mondo più di qualunque altro che io conosca, ma il suo desiderio di cambiare il mondo e la sua compassione per la gente che soffre è ineguagliabile. Ha un figlio con Sindrome di Down ed è per questo forse che sente di dover aiutare bambini con problemi o che vivono in povertà assoluta. Eravamo entrambi alla ricerca di un progetto che avesse a che fare con i bambini, quando improvvisamente ci apparve una donna del Malawi che ci parlò della situazione critica che alcuni bambini sono costretti a vivere, con oltre 1.000.000 di loro resi orfani dal virus dell’AIDS.E dopo una visita in Malawi nacque la nostra fondazione Raising Malawi.
Naturalmente, ora che so quello che so mi rendo conto che tutto ciò non è avvenuto per caso. Ancora una volta gli studenti erano pronti e gli insegnanti sono apparsi. In questo caso i bambini del Malawi sono gli insegnanti.
Mi hanno insegnato tanto e continuano a farlo.come fanno Michale ed Eitan.
Madonna.

(Trad. by Michele) http://www.madonnanature.com/index.php/2009/07/31/larticolo-di-madonna-per-yediot-ahronot/#more-1192