L'ira di Madonna contro Milano e i Polacchi bigotti

Madonna è irritata con la città di Milano e non sa se tornerà. Il problemi non sono certo i milanesi e gli italiani in generale ma, secondo i bene informati, la diatriba sui decibel che le sarebbero stati concessi al concerto dello scorso 14 luglio allo Stadio San Siro. "Una star internazionale come me - avrebbe detto - non può subire limiti burocratici, questo è un affronto!". Nei giorni del concerto la regina del pop avrebbe limitato le polemiche, ma secondo il mensile tedesco "Musik", dal suo entourage trapelerebbe un malumore, quello secondo cui la cantante potrebbe non tornare mai più a San Siro per i suoi spettacoli. Ma c'è di più: sempre secondo le indiscrezioni che trapelano, Madonna avrebbe addirittura accusato i milanesi di provincialismo: "Limitare i decibel di un concerto, come accaduto con Bruce Springsteen - avrebbe detto - è come deturpare un'opera d'arte, nonché impedire che una professionalità si realizzi ai massimi livelli". Ma la furia della cantante non si sarebbe fermata qui. "E' l'unica città ad aver imposto questi limiti, devo pensare che i milanesi siano diventati allergici ai grandi eventi artistici?". In realtà c'è chi ha combattuto per lei dietro le quinte, come l'Assessore alle Attività produttive, Politiche del Lavoro, Commercio e Grandi Eventi del Comune di Milano Giovanni Terzi, tanto che alla fine sia Madonna che gli U2 hanno potuto suonare con un livello di decibel accettabile.. Milano sarà stata l'unica città a imporre (o meglio tentare di imporre) questi vincoli, ma in compenso buona parte della comunità cattolica di Varsavia non intende proprio farla suonare il 15 di agosto perché quello è il giorno mariano e il concerto della signora Ciccone suona come un sacrilegio. "Al concerto del prossimo 15 agosto a Varsavia non rinuncio - fa sapere la star - I polacchi sono un popolo di persone emancipate, per niente bigotte e mi adorano! Questi attacchi vengono da persone stupide e piene di pregiudizi, ma io vincero' su tutto!".

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