I Muse, di passaggio a Milano dove hanno partecipato alla trasmissione "Quelli che il calcio", poco dopo l'apparizione televisiva hanno incontrato un piccolo gruppo di giornalisti. Da notare che, suonando davanti a Simona Ventura, la band britannica fondata nel 1994 ha attuato un buffo esperimento: il frontman Matt è andato a sedersi alla batteria lasciando il microfono al picchiapelli Dom. Al termine del brano la Ventura ha inizialmente pensato che il cantante fosse Dom, perché era rimasto al microfono, e ha posto le domande a lui. Quando chiediamo loro dello strano esperimento, Matthew Bellamy dice: "E' stato divertente cambiare strumenti. Ci abbiamo provato, visto che eravamo in playback ne abbiamo approfittato. Così, per divertimento. Io non ero mai andato alla batteria in pubblico". Presenti Matt e Dominic Howard, sarà quasi sempre Matt a rispondere.-Vorremmo sapere qualcosa in più rispetto alla notizia di pochi giorni fa sul tema di James Bond. E' vero che potreste essere chiamati voi a comporlo?-"No, in realtà in un'intervista ci hanno solo chiesto se ci piacerebbe fare noi la colonna sonora del prossimo Bond e noi abbiamo detto di sì. Se ce lo chiedono certo che sì, potenzialmente e musicalmente potrebbe funzionare"-Suonerete in Italia due volte, una in novembre e l'altra in dicembre. I vostri fan cosa possono attendersi?-"Credo che faremo molti pezzi dal nuovo album, siamo stupiti da quanto si adatti ad essere suonato dal vivo. Non so se ci sarà un'orchestra come nel nostro nuovo disco, forse ma non sappiamo perché è una cosa piuttosto costosa. E' magari più probabile la presenza di un'orchestra se faremo anche un tour estivo, questo sì. In ogni caso quando suoneremo in novembre e dicembre in Italia ci sarà un quarto membro che si occuperà di suoni simil-orchestra".-Alcuni gruppi ad un certo punto si stufano della routine album/tour, album/tour. Vi piacerebbe fare, ad un certo punto, qualcosa di molto diverso o vi va bene questa situazione?-"No, quello che facciamo ci piace. Direi che va bene così. Beh, magari qualche collaborazione non ci dispiacerebbe, mi sembra che ne abbiamo fatta solamente una, quella con Mike Skinner di Streets. Ah, e magari anche qualche altra colonna sonora".-Cosa pensate del file sharing illegale?-"Credo che debba essere approvata una legge in cui a pagare per le canzoni scaricate siano i provider di Internet. Un po' come la radio, gli ascoltatori non pagano nulla ma sono le radio a dare una piccola quota agli artisti per ogni brano. Su Internet non dovrebbero essere gli utenti a pagare ma, come dicevo, solo i provider. Penso che su Internet tutto debba essere gratuito, o comunque commisurato all'uso. Se uno usa Internet giusto per scambiarsi le email e poco altro, dovrebbe pagare pochissimo; pagherà di più chi si scarica film per ore o cose simili".-Che risultati vi aspettate da questo album?-"Non sappiamo, va bene qualsiasi cosa. L'industria discografica si sta restringendo, va bene qualsiasi cifra, va bene tutto".-Cosa si può dire del nuovo album, "The resistance"?-"C'è stata la crisi delle banche e in Gran Bretagna il problema dello scandalo dei parlamentari (deputati che prendevano rimborsi per spese mai effettuate), nel Regno Unito la gente è diventata cinica, è scontenta delle banche e del governo. Ci sono state molte proteste, anche quella contro il G20. Io abito spesso in Italia ma seguo molto le notizie del mio Paese in TV. Alcune canzoni sono influenzate dalle proteste, dalla reazione della gente, la 'resistance' è anche un modo per esplorare cosa vuole la gente...ehm, o qualcosa di simile. Ah, e poi la canzone stessa 'Resistance' ha dentro qualcosa del Grande Fratello di '1984' di Orwell. In Italia in un certo senso il Grande Fatello lo avete, Berlusconi gli assomiglia un po'. Non so, non sono qualificato per parlare di politica di una nazione che non è la mia, dico solo che questa situazione in Gran Bretagna non sarebbe possibile. Poi che altro...nell'album ci sono elementi classici...a me piace molto il da Palestrina, e anche Morricone ha una buona influenza sulla nostra musica. Sono stato alla Scala, ho visto 'Madama Butterfly' ed altre cose, poi l'intero disco è stato fatto in Italia, il fatto che sia stato registrato tra Milano e Como sicuramente ha avuto una certa importanza. Magari Como per certi aspetti romantici".-Consigli per i giovani gruppi?-"Adesso è dura. Questo momento è tosto. Comunque: suonare nella propria area, partire da lì, costruirsi una base di fan e poi usare Internet il più possibile".