Il muro dell’incomprensione

Il ventennale della caduta del muro di Berlino e i trent’anni di “The Wall” dei Pink Floyd
di Elena Menzaghi
Ha diviso per 28 anni abitanti della stessa città, segno tangibile della cortina di ferro, il muro di Berlino fu l’irragionevole frutto della Guerra fredda. Un muro ideologico fatto di cemento armato innalzato (a detta della propaganda filosovietica) come protezione contro i fascisti, eretto in realtà per evitare la fuga di cittadini dell’est all’ovest. La sua costruzione iniziò il 13 agosto del 1961 e circondò Berlino Ovest, unico baluardo del blocco occidentale nel cuore della DDR. Con i suoi 166 km di lunghezza, il muro tagliava 192 strade della capitale della Repubblica Democratica sancendo definitivamente la separazione fra i due blocchi, dividendo famiglie e mettendo berlinesi contro berlinesi. Durante il periodo di esistenza del muro vi furono circa 5000 tentativi di fuga verso Berlino Ovest andati a buon fine, mentre un numero non ben precisato di cittadini dell’Est (circa 200) furono freddati senza pietà dai poliziotti (Vopos) di guardia sul confine.Il 9 novembre 1989, dopo settimane di disordini pubblici all'apice della politica della distensione, il Governo della Germania Est annunciò la resa: in un comunicato ambiguo venne dichiarato che, da quel momento in avanti, il muro era aperto per permettere “viaggi personali all’estero”. Poco dopo gli abitanti delle due Germanie scesero in strada e nelle piazze per festeggiare e valicare il muro dell’incompresione che li divise per quasi trent’anni. Nei giorni successivi il muro fu fatto a pezzi e venne smantellato per sempre. La caduta del muro di Berlino aprì dunque la strada per la riunificazione tedesca, fu formalmente conclusasi il 3 ottobre 1990. La programmazione dei networks - Il 2009 ricorre il ventennale di questo storico avvenimento e la RSI si propone di ricordarlo con diversi appuntamenti.Rete Tre associa i 20 anni della caduta del muro al trentennale dell’uscita del colossale album dei Pink Floyd “The Wall”: una pietra miliare della storia del rock e disco molto apprezzato nella Germania di fine anni ’70. Tanto amato che, nel 1990, a seguito della caduta del muro e della riunificazione, il leader della band britannica Roger Waters, venne chiamato a riproporlo dal vivo proprio a Berlino davanti a una folla immensa e accompagnato da numerosi musicisti di prestigio (Bryan Adams, Marianne Faithfull, Jerry Hall, Ute Lemper, Joni Mitchell, Van Morrison, Sinéad O'Connor ecc.)Lunedì 9 novembre 2009 su Rete Tre, ad ogni ora, verranno trasmesse delle interviste ai protagonisti del doppio album (Waters in primis: è la storia della sua vita e della sua personale visione del mondo). Alle 21.00 andrà in onda un documentario a cura di Moci e, a proposito di storia, Paolo Guglielmoni si occuperà invece della caduta del muro di Berlino in uno speciale dalle 11.00 a mezzogiorno.Su LA2 a partire dalle 21.00 del 9 novembre, un’edizione speciale de Il filo della storia racconta l'evento che ha cambiato il corso della storia in Germania e in tutta Europa. Reto Ceschi, uno dei pochi giornalisti svizzeri testimoni della caduta del muro, in compagnia dello scrittore Peter Schneider e del direttore del settimanale "Die Zeit" Giovanni Di Lorenzo, guiderà gli spettatori alla scoperta dei retroscena di quella notte e di quei giorni di euforia. Nella serata verrà presentato il film "Gli appunti di Schabowski", una ricostruzione fedele e appassionante delle 24 ore più sorprendenti della storia europea degli ultimi vent'anni. Si guarderà anche al presente, a cosa sono diventate le illusioni e speranze del 1989, a come è cambiata la Germania, a chi ha vinto e a chi ha perso nella grande scommessa della riunificazione tedesca. A seguire anche LA 2 DOC si occupa dell’evento con il documentario “24 ore a Berlino” realizzato dal noto regista Volker Heise per il ventennale della caduta del muro. 5 settembre 2008: 24 ore di riprese grazie ad 80 cameramen sparsi in tutta la capitale tedesca per catturare la quotidianità della metropoli europea di 5 milioni di abitanti. Ne è scaturito il ritratto di una città che mostra ancora oggi le cicatrici della sua storia ma allo stesso tempo è animata da un'energia creativa unica in Europa.I ragazzi de latele ricorderanno l’evento ospitando in studio alle ore 12.00 Fabienne Buetti, abitante di Berlino nel 1989.Rete Due, invece, trasmette già dal 19 ottobre una serie di approfondimenti sulla storia e la geopolitica che interessò l’Europa e la Germania di fine anni ’80 sino ai giorni nostri. A partire dal progetto Danzica e Lipsia 20 anni dopo la caduta del muro di Berlino a cura di Cristina Foglia ed Enrico Bianda. Altri speciali di Rete Due nella sezione (Ascolta).