LA LOHAN: “SREGOLATA? LAVORO DALL’ETA’ DI 3 ANNI”

“La gente adora i drammi, soprattutto quelli degli altri. Molti, forse per consolarsi delle loro esistenze banali, pensano che vivere come me sia pericoloso. Cercano sempre in quello che faccio qualcosa che non va”.
Dopo che la madre ha pensato bene di gridare ai tabloid che la sua bambina, il tornado Lindsay Lohan, avrebbe fatto la fine di Marylin Monroe fra alcol e antidepressivi, la “piccola” di casa Lohan ha deciso di passare al contrattacco “Eppure io mi sono sempre presa le mie responsabilità, fin da quando avevo tre anni e facevo la modella. Ho cercato di essere all'altezza del ruolo che mi veniva affidato”.
NESSUN RIMPIANTO Per la sua vita “sregolata” non ha rimpianti (“Non rimpiango niente della mia vita”), anche perché sono gli altri (tra cui i famigliari) a vedere le cose in maniera differente: “Sono gli altri che vedono in me qualcosa di sbagliato: io amo quello che faccio, i miei film, la mia creatività. Certo, non sono un modello di saggezza, e la gente ha il diritto di criticarmi, ma non voglio aggiungermi alla lunga lista di quelli che mi vorrebbero diversa. Quello che intendevo dire era un'altra cosa: almeno una volta, uscire dalla propria vita farebbe bene a tutti”.
Attrice di talento, ha recitato con mostri sacri come Meryl Streep e Jane Fonda da cui ha ricevuto i complimenti (“È stato un grande onore sentire due attrici così straordinarie esprimersi con tanta generosità nei miei confronti”) e solo sul set riesce ad essere sé stessa: “Il cinema è la mia passione più grande, un modo bellissimo di esprimermi che mi permette di entrare nella pelle di qualcun altro. Solo al cinema posso dimenticarmi della mia vita, del mio presente e del mio passato. Questo l'ho capito fin da quando
ero bambina”.