Gb, le cover sulle lettere e la posta diventa rock

DA oggi la storia del rock inglese entra ufficialmente nel mondo della filatelia: la Royal Mail, il servizio postale del Regno Unito, ha emesso un set di 10 francobolli da collezione raffiguranti le copertine di altrettanti album che hanno fatto la storia del rock anglosassone. La serie, chiamata "Classic Album Covers", include dischi storici come "Let It Bleed" dei Rolling Stones (1969), "IV" dei Led Zeppelin (1971), "Ziggy Stardust" di David Bowie (1972) o "London Calling" dei Clash (1979). Ma anche lavori più recenti, entrati comunque nella storia della musica anglosassone come "Screamadelica" dei Primal Scream (1991), "Parklife" dei Blur (1994) o "A Rush of Blood to the Head" dei Coldplay (2002). I francobolli sono stati realizzati dallo Studio Dempsey di Londra che ha deciso di raffigurare dei dischi in vinile che fanno capolino dalle copertine, mentre i dieci album sono stati scelti, tra i centinaia in lizza, dalla Royal Mail che si è avvalsa della consulenza di grafici, designer e, ovviamente, delle più importanti riviste musicali del Regno Unito. Secondo Julietta Edgar, a capo della divisione Special Stamps della Royal Mail, "i francobolli speciali della Royal Mail sono famosi in tutto il mondo per la loro capacità di catturare la ricchezza e la diversità della cultura e del patrimonio britannici". E il rock è sicuramente un patrimonio della cultura anglosassone. I dieci album scelti per diventare francobolli di First Class, il corrispettivo della nostra posta prioritaria, sono stati selezionati non solo per il loro contenuto musicale ma anche per l'impatto estetico delle copertine. Tra queste si segnalano la torta di compleanno (che sul retro di copertina, però, è completamente distrutta) di "Let It Bleed" dei Rolling Stones, i levrieri impegnati in una celebre "greyhound race" di "Parklife" dei Blur, ma anche il tubo metallico di "Tubular Bells" di Mike Olfield e l'iconica foto di Paul Simonon dei Clash che distrugge il basso sulla copertina di "London Calling". O il misterioso vecchio curvo, simbolo del quarto album dei Led Zeppelin che il chitarrista Jimmy Page ha ricordato proprio alla presentazione dell'emissione filatelica: "A quasi quarant'anni dalla pubblicazione di "IV" nessuno sa chi sia il vecchio raffigurato sulla copertina né chi lo ha dipinto. Ed è esattamente il risultato che volevamo ottenere all'epoca per la copertina che è rimasta allo stesso tempo anonima ed enigmatica".
Se da un lato gli appassionati di rock saranno felici per l'emissione dei francobolli, la scelta dei dieci album sicuramente sarà motivo di dibattiti e polemiche. Come spiegare, ad esempio, l'assenza di un qualunque disco dei Beatles, a cui peraltro era stata dedicata un'emissione speciale due anni or sono? O la scelta di un disco minore dei Pink Floyd come "The Division Bell" al posto del leggendario "The Dark Side of the Moon" o del primo psichedelico "The Piper at the Gates of Dawn"? Sono molti altri i grandi gruppi inglesi esclusi: dai Who ai Sex Pistols passando per gli Oasis. Per loro, ci si augura, sarà per la prossima volta. La lista completa dei "francobolli rock" Blur - "Parklife" David Bowie - "The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars" Led Zeppelin - "IV" Mike Oldfield - "Tubular Bells" New Order - "Power, Corruption and Lies" Pink Floyd - "The Division Bell" The Clash - "London Calling" The Rolling Stones - "Let It Bleed" Coldplay - "A Rush of Blood to the Head" Primal Scream - "Screamadelica"