
(AGI) - Port-au-Prince, 23 gen. - Nonostante le tonnellate di aiuti che arrivano giornalmente ad Haiti, nel Paese devastato dal sisma centinaia di migliaia di persone non sono state ancora raggiunte dalle agenzie umanitarie; e nelle ultime ore e' esplosa la rabbia dei sopravvissuti che si sentono abbandonati. Decine di haitiani sono scesi in piazza contro il governo di Rene Preval. "Abbiamo fame e sente. Non ce la facciamo piu'", urlava una folla raccolta dinanzi al commissariato dove opera il debole governo locale. "Vogliamo cibo, acqua, via Preval. Lunga vita ad Obama". Preval, che nel sisma ha visto distrutto il palazzo presidenziale e la sua residenza, assicura che il governo e i suoi partner internazionali stanno facendo tutto il possibile per assicurare assistenza alle centinaia di migliaia di persone bisognose. Ma il compito e' improbo. Undici giorni dopo il sisma che ha distrutto Port-au-Prince e le citta' limitrofe, continua il macabro conteggio delle vittime. Il governo ha reso noto di aver gia' trovato 111.499 cadaveri. Un dato che fa del sisma del 12 gennaio il piu' tragico di tutti i tempi nelle Americhe, ben piu' grave di quello in Peru' del 1970 che causo' 70mila morti. Il nuovo dato e' molto superiore all'ultimo bilancio che era di 75mila morti, ma alcune fonti temono che si possa arrivare anche a 200mila. Un'ecatombe a cui vanno sommati i 193.891 feriti, le 610mila persone che si trovano alloggiate provvisoriamente in 500 tendopoli sparse in tutto il Paese e il milione e mezzo di senzatetto. Da adesso in poi, dunque, gli aiuti umanitari si concentreranno su quelli che hanno perso la casa, non hanno cibo ne' acqua, hanno bisogno di cure sanitarie; e sulla sicurezza, per evitare furti e sciacallaggi. Il capo della Protezione civile Guido Bertolaso e' arrivato a Port-au-Prince e si e' incontrato con il presidente Rene' Preval. Intanto, le autorita' haitiane hanno interrotto la ricerca di eventuali sopravvissuti sotto le macerie: 132 le persone estratte vive, le ultime una donna di 84 anni e un giovane di 22. Piu' di 130 big di Hollywood e della musica hanno partecipato alla maratona tv senza precedenti organizzata dalla Cnn per raccogliere fondi per i terremotati. "Hope for Haiti Now", trasmessa in diretta in prima serata dai 25 maggiori network americani, e' stata aperta da George Clooney, che in collegamento da Los Angeles ha donato un milione di dollari, al pari di Leonardo Di Caprio. Il telethon di due ore, condotto da Haiti dall'invito della Cnn Anderson Cooper, e' stato una vera parata di stelle all'insegna della generosita', a cui ha voluto aggiungersi anche l'ex campione del mondo dei massimi Mohammed Ali, nonostante sia ormai costretto dal Parkinson su una sedia a rotelle e non riesca piu' a parlare. Il comico Chris Rock ha letto un messaggio per suo conto. Tra gli artisti presenti in studio e quelli in collegamento c'era il Gotha dello show business: Beyonce', i Coldplay, Madonna, Bruce Springsteen, Shakira, Stevie Wonder, Sring, Alicia Keys, Dave Matthews, Justin Timberlake e Rihanna, solo per citare alcuni cantanti. E poi tanti attori come Clint Eastwood, Nicole Kidman, Julia Roberts, Meg Ryan, Meryl Streep, , Morgan Freeman, Denzel Washington, Leonardo Di Caprio, Brad Pitt, Tom Hanks, Will Smith, Ben Stiller, Andy Garcia, Matt Damon e Billy Chrystal. Tra i contributi anche quelli di Steven Spielberg e dell'ex presidente Bill Clinton. Molte celebrita' hanno risposto al telefono a chi voleva donare mentre sugli schermi scorrevano le immagini della disperazione e delle distruzioni causate dal sisma del 12 gennaio. Toccante l'intervento del rapper Wyclef Jean: "Sono haitiano, risorgeremo dalle ceneri". E adesso si profila un nuovo evento per la raccolta di auiti: un Cd singolo, registrato da una parata di star della musica. Simon Cowell, il piu' potente magnate dello show business mondiale, e' riuscito ad ottenere l'adesione di una serie di stelle di prima grandezza: Rod Stewart, Mika, Michael Buble, Cheryl Cole, Leona Lewis, JlS, Westlife, Alexandra Burke. Gli ultimi in ordine di tempo ad aver dato disponibilita' sono stati Susan Boyle e Take That. E' stata gia' scelta anche la canzone, il remake di "Everybody Hurts" (1992) dei Remm che dovrebbe essere registrata la prossima settimana. Per incentivare gli aiuti il presidente americano, Barack obama ha promulgato una legge che permettera' di dedurre dalle tasse le donazioni a favore dei terremotati. E ka Chiesa italiana domani chiedera' ai fedeli a messa, un aiuto per questo: "per una presenza", come ha scritto il quotidiano Avvenire, "che durera' negli anni, tenace: per il tempo che occorre a un bambino mutilato a riprendere, con le stampelle, a camminare; ai padri, per tornare a dare da mangiare ai figli; a tanti, di ricominciare a sperare". (AGI) .