Ama la tua vagina, lo dice anche Amy Winehouse

Frutto nella maggior parte dei casi di retaggi culturali e tabù, il brutto rapporto che una donna può avere con una particolare parte del proprio corpo, può diventare un problema. Sì perchè la vagina è pressochè indispensabile nei rapporti interpersonali di tipo intimo; e non sarebbe male averne una discreta consapevolezza. Cercando di evitare personaggi come l’ “esperto della vagina” di turno, le donne che sentono di avere dei problemi a rapportarsi con il proprio organo genitale possono e devono cercare di migliorarlo, non fosse altro per avere la piena coscienza di tutto il proprio corpo, nessuna parte esclusa.

E’ l’appello lanciato anche dalla controversa star Amy Winehouse, per conto di un nuovo prodotto per l’igiene intima femminile, il Mooncup. L’idea dei produttori è stata quella non solo di aggiudicarsi una testimonial d’eccezione come Amy (che sicuramente ha parecchia dimestichezza con la sua vagina, dato che pare abbia avuto sia partner uomini che donne), ma anche quella di lanciare un gioco curioso per sensibilizzare le donne al tema della vagina come parte integrante di se stesse e della propria femminilità.

Sul sito Love Your Vagina infatti, tutte le donne possono lasciare un contributo che vuole essere un primo passo verso l’approccio sereno alla vagina: a cominciare proprio da Amy (che la chiama “VaJew-Jew”), molte donne hanno già condiviso con il mondo il nomignolo con cui usano soprannominare il proprio “fiorellino”. Quante di noi ne usano uno? Tuttavia c’è sicuramente qualche donna che non ne ha trovato ancora uno appropriato e il consiglio è quello di intraprendere subito le ricerche.

Se proprio vogliamo fare un lavoro di tipo psicologico infatti, rasentando quella che nell’ambiente viene chiamata DS (desensibilizzazione sistematica), bisogna cercare di abbinare alla propria vagina un nome che trasmetta sensazioni positive, magari anche lontane dai nomignoli che le si davano quando eravamo piccole (perchè ci farebbe rimanere ancorate a una dimensione della vagina quasi “asessuata”). Questo è il primo passo per avvicinarci a una parte di noi stesse e del nostro corpo, come la vagina appunto, che potremmo anche inconsciamente aver chiuso in un cassetto. E forse la chiave di molti problemi sessuali femminili è proprio quella di questo cassetto.

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