VANESSA PARADIS: "QUANTO ODIO NEI MIEI CONFRONTI"

“Era una tortura, non mi davano tregua. L’odio era incredibile. Posso capire se provi irritazione verso qualcuno che non ti piace, ma l'odio non lo concepisco. Ho dovuto rinunciare alla spensieratezza e alle cose tipiche di quell'età. Ho vissuto esperienze straordinarie, ma facevano parte del mondo degli adulti. Se ho resistito è stato grazie al supporto della mia famiglia”. Un’adolescenza difficile per Vanessa Paradis, moglie di Johnny Depp, che da ragazza per via del successo riscontrato con la musica e con il cinema era sotto tiro da parte di coetanei e non: “Non era solo una ragazza a detestarmi – ha dichiarato a “Tu” - erano tantissime. Ho passato un periodo veramente difficile, ma mi è stato utilissimo perché ha forgiato il mio carattere e la mia resistenza psicologica. Quindi sono felice”.
Ancora non sposata con il suo Johnny (“Non amo pianificare. Preferisco vivere nel presente”), ricorda che con lui gli incontri prima del fidanzamento furono più di uno (“Prima di metterci insieme ci siamo incontrati diverse volte. Fino a quando il momento giusto è arrivato per entrambi. Era da tempo che sentivo il desiderio di diventare madre, ma con lui non ho potuto farne a meno. Lui era ed è l’uomo della mia vita”) ma che gli sono valsi undici anni di relazione: “con lui non ho mai avuto paura di rimanere "scottata". Forse sono una brava compagna perché sono la sua compagna. Non sono sicura che sarei altrettanto valida per qualcun altro. Tra noi c'è amicizia, rispetto e ammirazione. Abbiamo capito che se vogliamo che tra noi continui a funzionare è fondamentale concederei i nostri spazi. Non si può mangiare sempre lo stesso piatto, leggere il medesimo libro o ascoltare soltanto un disco. Bisogna scoprire il mondo da soli”.