
Nel vespaio sollevato dagli ormai innumerevoli casi di pedofilia ad opera di membri della chiesa cattolica interviene su El Pais un’artista non nuova a polemiche verso le gerarchie religiose: Sinead O’Connor, cantautrice irlandese, cattolica, oggi madre di quattro figli. La O’Connor, che nel ’92 strappò in diretta una foto di Giovanni Paolo II (“combatti il vero nemico”) al termine di un’esibizione più che controversa aSaturday Night Live, ritorna quasi vent’anni dopo sull’argomento, accusando Benedetto XVI di aver nascosto per anni i colpevoli degli abusi in tutto il mondo e di offendere oggi l’intelligenza degli irlandesi rifuggendo qualunque responsabilità sull’accaduto.
LA LETTERA - “Qualche giorno fa, papa Benedetto XVI ha scritto personalmente una lettera in cui chiede scusa all’Irlanda per i decenni di abusi sessuali su minori commessi da preti ai quali si supponeva di poter affidare i propri figli. Per molti irlandesi, questa lettera del papa è un insulto non solo alla nostra intelligenza, ma anche alla nostra fede e al nostro paese”. Secondo la musicista, “gli Irlandesi hanno sofferto una variante brutale del cattolicesimo, basata sull’umiliazione dei bambini”. Parlando degli scandali irlandesi, aggiunge: “Nella sua lettera, Benedetto dà l’impressione di aver scoperto solo recentemente gli abusi e si presenta come una vittima […]. Tuttavia, la tristemente nota lettera che Benedetto inviò nel 2001 ai vescovi di tutto il mondo ordinava di mantenere il segreto sulle accuse di abusi sessuali, pena la scomunica”. “I cattolici irlandesi hanno una relazione disfunzionale con un’organizzazione che commette abusi. Il Papa deve essere responsabile delle azioni dei suoi sottoposti. Se ci sono sacerdoti cattolici che abusano dei bambini è Roma, non Dublino, a doverne rispondere, con una confessione chiara e sottoponendosi ad un’indagine penale. Fino ad allora, tutti i buoni cattolici – comprese le anziane signore che vanno a messa ogni domenica, non solo le cantanti di protesta come me, che il Vaticano può ignorare senza problemi – dovrebbero smettere di andare in chiesa. E’ giunto il momento in Irlanda di separare il Dio della nostra religione e della nostra fede dai suoi supposti dirigenti”.
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