Bari aspetta il ritorno di Morricone

BARI - Ennio Morricone ha «creato un nuovo tipo di musica, la musica da film, che ha anche influenzato e ispirato un gran numero di musicisti». Questo si legge nelle motivazioni che porteranno il maestro lunedì sera a Stoccolma per ritirare il Polar Music Prize, una specie di Nobel della musica, al fianco di un’altra star mondiale come Bjork. Certo, il talento, la storia, la maestria di Morricone non attendevano ulteriori conferme: varranno pur qualcosa cinque Nastri d’Argento, otto David di Donatello, cinque nomination agli Oscar, il Leone d’Oro alla carriera del 1995 e lo stesso tributo che l’Academy hollywoodiana gli conferì nel 2007 con tanto di standing ovation e di statuetta ricevuta dalle mani dell’icona degli spaghetti western Clint Eastwood.

Un curriculum che però non racconta fino in fondo le emozioni che il musicista Morricone ha saputo regalare con le sue 496 colonne sonore (solo per il momento, visto che l’elenco è in continuo aggiornamento, l’ultima è Mi ricordo Anna Frank, film-tv datato 2009). Le stesse emozioni vissute da un Morricone in lacrime lo scorso anno di fronte al tributo che il festival del cinema di Bari di Felice Laudadio gli aveva riservato durante la serata finale.

E il maestro torna a Bari con alcune tra le sue più celebri melodie che comporranno il concerto dal titolo Musiche per il cinema che il compositore romano terrà all’Arena della Vittoria sabato prossimo 4 settembre insieme al Nuovo coro lirico sinfonico romano, al soprano Susanna Rigacci, e all’Orchestra Roma Sinfonietta (giglietti: 38 euro per gradinata non numerata, 57 per gradinata e poltrona e 67 per poltronissima, info su www.bookingshow.com). Una serata avanti e indietro attraverso mezzo secolo di soundtrack folgoranti e di pellicole che hanno segnato la storia del cinema italiano e mondiale. Dalla collaborazione ormai ventennale con Peppuccio Tornatore che ha partorito le note di accompagnamento di Nuovo Cinema Paradiso, La leggenda del pianista sull’oceano, Malena, La sconosciuta e del recente Baarìa, poi Sacco e Vanzetti, Mission, Gli Intoccabili, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto. Ma forse ciò che rese Morricone riconoscibile in tutto il mondo furono i western dell’amico Sergio Leone, suo compagno di banco alle elementari: Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più, Il buono, il brutto, il cattivo,C'era una volta il West e Giù la testa. Un sodalizio artistico che portò ai due la notorietà mondiale e spalancò a Morricone le dorate porte di Hollywood, interrotto solo dalla prematura scomparsa del regista nel 1989. Nel frattempo però i due geni avevano fatto in tempo a dar vita a quel capolavoro intitolato C’era una volta in America, ultimo atto firmato Sergio Leone.

Nicola Signorile

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/spettacoli/2010/30-agosto-2010/bari-aspetta-ritorno-morricone-1703665664146.shtml