La cantautrice irlandese è furibonda sull’Huffington Post: “Non sapevate niente, dite? Impossibile: avete coperto tutto. E non vi azzardate a dirvi umiliati: insultate Gesù in persona”

Erano stati in molti, nei giorni scorsi, a sostenere che le parole del Papa, in visita nel Regno Unito,non sarebbero state sufficienti a placare le rivendicazioni delle vittime dei preti pedofili. Si fa portavoce di questo malcontento Sinead O’Connor, cantante irlandese dal noto e spiccato accento anticlericale. In una lettera all‘Huffington Post, la O’Connor non le manda a dire, scrivendo a Papa Benedetto XVI. Ogni giustificazione è insufficiente, scrive la cantante: perchè è quello che è stato fatto, ad essere ingiustificabile.
CARO PAPA – “Caro signore”, un attacco che è già un programma, “le vostre osservazioni formulate la settimana scorsa riguardo il modo in cui la Chiesa ha gestito gli abusi su minori hanno trasmesso l’impressione che ne lei ne il suo predecessore Giovanni Paolo II sapeste alcunché di come questi casi venivano gestiti. Se è così, per favore, ci spiegate chi è esattamente che guida la Chiesa dal 1979?”. Una linea chiara e netta: o, nel dire che il Vaticano c’entra poco, il Papa mente; oppure, se non mente, è un incapace. “Avete detto”, continua, “che le autorità ecclesiastiche non agirono velocemente per affrontare questi casi: E questa cosa è del tutto disonesta: le gerarchie agirono in maniera veloce e decisa, ma per proteggere i preti pedofili, non per aiutare le vittime“. E non crede, la Connor, alle buone intenzioni che il Papa disse di avere, nella lettera ai Cattolici d’Irlanda, sottolineando come le eventuali coperture vennero organizzate per “il bene della Chiesa”. No, dice la O’Connor: “Se era tale intento a muovervi, perchè non avete licenziato con disonore ogni singolo impiegato della Chiesa che abbia anche lontanamente, consciamente oinconsciamente, ad attaccare Cristo in persona, attacco più che manifesto se si pensa a questi bambini così orrendamente violentati?”
LA VERA UMILIAZIONE -“I portavoce, su vostro incarico, continuano a ripeterci che le autorità locali della Chiesa agiscono indipendentemente dal Vaticano”, il che è falso, ricorda la O’Connor, sottolineando le moltissime lettere indirizzate dalle diocesi al Vaticano e viceversa, lamentando e commentando casi di abusi; e la mai abbastanza ricordata “Crimen Sollecitationis”, il documento contenente le linee guida della Congregazione per la Dottrina della Fede, guidata appunto dal card.Ratzinger, che consigliava l’insabbiamento ogni volta che fosse stato possibile. “Perchè permette ai suoi rappresentanti di mentire?” è la domanda rivolta al Papa. “Meritiamo qualcosa di meglio che questi insulti alla nostra intelligenza; lo Spirito Santo stesso merita qualcosa di più”, sottolinea la cantante; perchè “fino a quando la casa dello Spirito Santo rimarrà un rifugio sicuro per i criminali, la reputazione della Chiesa rimarrà in pezzi”. E “infine”, chiude la O’Connor, “il vostro auspicare che l’umiliazione della Chiesa potrà aiutare le vittime è deplorabile su due livelli: primo, nemmeno un membro del Vaticano ha ancora mostrato uno vero segno di umiltà sull’argomento; e due, come si permette di usare la parola umiliazione per descrivere quello che sta capitando a lei e alla Chiesa? Spero, prego e ringrazio il Signore perchè voi non proverete mai l’umiliazione abietta che hanno provato i bambini, violentati da impiegati della vostra Chiesa. Questa, è la vera umiliazione.”