La Dolce Vita secondo Scorsese

di Valeria Luzi
Martin Scorsese, è riuscito a liberarsi dai suoi impegni sul set e sabato 30 ottobre presenterà la prima mondiale della versione restaurata de La dolce vita al Festival Internazionale del Film di Roma, in occasione del suo 50esimo anniversario.
Quindi niente Meryl Streep per quest’anno, ma a seguito della premiere, Frida Giannini, Direttore Creativo di Gucci, darà una cena esclusiva alla quale si prevede la partecipazione di ospiti illustri, tra i quali lo stesso Martin Scorsese, Dante Ferretti, James Franco, Guillame Canet, Charlotte Casiraghi, Eva Mendes e gli immancabili vip e aspiranti.
Secondo il celebre regista di Toro Scatenato, Taxi Driver e Gangs of New York, Federico Fellini nel 1960 con La Dolce Vita ha conquistato il mondo e lui, con la sua The Film Foundation è stato in grado di restaurare la pellicola, dal negativo originale a schermo panoramico, e riportarla al suo splendore originale. L’affascinante bianco e nero che caratterizza il film, sapientemente catturato dal direttore della fotografia di Fellini, Otello Martelli, è stata restaurato dal negativo originale dalla Cineteca di Bologna e L’Immagine Ritrovata in associazione con The Film Foundation, il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, Pathé, Fondation Jérôme Seydoux-Pathé, Paramount Pictures e Cinecittà Luce.
Infatti, è dal 2006 che Gucci collabora con la The Film Foundation, (film-foundation.org), un’organizzazione no profit fondata nel 1990 da Martin Scorsese, che si dedica a proteggere e tutelare la storia del cinema rivestendo un ruolo fondamentale nell’attività di sensibilizzazione del pubblico circa l’urgente necessità di preservare le pellicole. Nel comitato insieme a Scorsese ci sono Woody Allen, Paul Thomas Anderson, Wes Anderson, Francis Ford Coppola, Clint Eastwood, Curtis Hanson, Peter Jackson, Ang Lee, George Lucas, Alexander Payne, Robert Redford e Steven Spielberg.
Ad oggi Gucci ha sostenuto il restauro di sei film iconici, tra cui anche Il Gattopardo e ha donato un totale di 1,5 miliardi di USD a The Film Foundation come dimostrazione dell’impegno costante dell’azienda nella conservazione del patrimonio artistico e culturale soprattutto del cinema italiano.
Girato a Roma nel corso di 5 mesi indimenticabili nel 1959, le riprese stesse di La Dolce Vita hanno rappresentato un evento mediatico ancora prima che il film fosse finito. Il set fu visitato da tutta Roma, tanto che le sale dei cinema furono letteralmente invase quando il film uscì l’anno seguente.
Secondo Frida Giannini, la Dolce Vita è un film che ha aperto la strada ad un nuovo mondo con l’ossessione dello stile, della moda e delle celebrità. Ha segnato un periodo di trasformazione radicale che ha anche aiutato ad esportare lo stile italiano e a creare un’immagine culturale del Paese nel mondo. Questo periodo ha coinciso con un periodo d’oro nella storia di Gucci, quando la casa di moda stava emergendo sulla scena internazionale grazie anche alla visibilità ottenuta attraverso la sua clientela, costituita in gran parte dal jet-set internazionale. Era dunque naturale che Gucci onorasse questa eredità. Grazie alla conservazione di queste opere, l’eredità di registi visionari, come Federico Fellini, può continuare ad ispirare noi e le generazioni future.