Dopo il sisma Madonna, ha erogato 522.180,22 dollari attraverso la sua fondazione. La somma era destinata alla Cri e in parte è stata utilizzata per realizzare il nuovo villaggio di Onna. Ma centomila dollari dovevano andare anche a Pacentro - il paese della Valle Peligna di cui è originaria la famiglia Ciccone - per opere sociali. Di questi soldi si sono perse le tracce
PACENTRO. Se questa storia fosse una canzone sarebbe Like a prayer, dove Madonna canta «la vita è un mistero». Come il mistero che circonda questa stessa storia, con protagonisti la popstar americana d'origine abruzzese, il Comune di Pacentro e la Croce rossa italiana. Questa storia ha inizio dopo il terremoto che ha colpito L'Aquila. Louise Veronica Ciccone, in arte Madonna, ha erogato una generosa somma di denaro attraverso la sua fondazione «Raggio di luce»: 522.180,22 dollari. Somma destinata alla Cri e in parte utilizzata per realizzare il nuovo villaggio di Onna. Ma centomila dollari dovevano andare anche a Pacentro - il paese della Valle Peligna di cui è originaria la famiglia Ciccone - per opere sociali. Di questi soldi si sono perse le tracce, Pacentro non li ha mai ricevuti. Così la storia si è trasformata in caso. E il mistero che la circonda ha dato il via a polemiche e a pepati scambi di corrispondenza.
Tutto è nato con un'interrogazione presentata dai consiglieri pacentrani Guido Angelilli, Francesco Terracciano e Sonia Guarino, appartenenti al gruppo «Rinnovamento - Il coraggio delle idee», per avere chiarimenti sulla donazione mai arrivata. L'opposizione ha chiamato in causa il sindaco Salvatore Fiadini, successore di Fernando Caparso. Pochi giorni dopo, quindi, anche la replica del sindaco Fiadini.
Tutto nero su bianco: «Come è noto la rockstar Madonna ha fatto comunicare che aveva disposto l'assegnazione di 500.000 (cinquecentomila) dollari a favore della popolazione colpita dal sisma. Si precisa che detta somma, sempre su disposizione dell'offerente, poteva essere erogata solo attraverso delle organizzazioni Onlus internazionali. Di detta somma 400mila dollari sono stati assegnati alla Cri internazionale che a sua volta l'ha riversata alla Cri italiana. Ogni richiesta relativa all'impiego di tale somma deve essere pertanto inoltrata a detto Ente. Per quanto concerne invece la restante somma di 100.000 (centomila) dollari di cui la stessa rockstar si era dichiarata disposta ad erogare a favore del Comune di Pacentro, si precisa che detta somma potrà essere erogata sempre attraverso una organizzazione Onlus, e pertanto attraverso la Croce rossa italiana. Per l'impiego di tale somma, il Comune è in attesa di una comunicazione ufficiale da parte di detto Ente, per poter trasmettere un progetto finalizzato, la cui gestione sarà curata, compreso l'utilizzazione di detto importo, sempre dalla Cri. Allo stato attuale, pertanto, nelle casse comtinali, non è stata accreditata alcuna somma relativa a tali donazioni».
Casse comunali senza donazione, dunque, e Croce rossa chiamata in causa. Così è arrivato anche l'intervento della presidente della Croce rossa dell'Abruzzo, Maria Teresa Letta, che in una lettera si è rivolta al consigliere Angelilli. «Ho finalmente la possibilità di chiarire e, forse, di capire quello che è successo con la donazione di Madonna per i terremotati d'Abruzzo. Nel maggio 2009 la Croce rossa americana entrò in contatto con la Croce rossa italiana per comunicare che Madonna metteva a disposizione della Cri, per l'Abruzzo, una generosa somma attraverso la sua fondazione. A luglio 2009 il rappresentante legale della American national red cross e il rappresentante legale della Cri firmarono un protocollo d'intesa per il trasferimento della somma data da Madonna, stabilendo la destinazione e l'utilizzo in Abruzzo secondo la volontà della celebre rockstar.
Tra fine settembre e i primi d'ottobre 2009 i dollari sono arrivati e, cambiati in euro, sono stati versati sul conto corrente nazionale della Cri dove confluivano i fondi destinati all'Abruzzo. Quando l'operazione sembrava conclusa, fui chiamata da Rossella D'Angelo, commissario della Cri a Sulmona, che mi fece incontrare il sindaco di Pacentro (all'epoca Caparso, ndr), che mi parlò di una ulteriore somma di denaro di Madonna. Nei tre incontri avuti con il sindaco seppi di altri 100mila dollari congelati dal Fisco degli Usa in ragione del 25% della somma pervenuta alla Cri.
Il sindaco precisò che il manager di Madonna aveva detto che se si dimostrava che l'associazione alla quale erano andati i soldi della fondazione Raggio di luce era no-profit ma di volontariato puro, si potevano sbloccare e incassare anche gli altri 100mila dollari. Risposi che la Cri è diffusa in tutto il mondo e che era estremamente semplice convincere il Fisco americano a liberare la somma. A questo punto il sindaco cominciò una vera e propria danza delle cifre. Caro signor Angelilli mi aiuti a scoprire la verità, io non ci sono riuscita».