Winona Ryder - Biografia (29-10-10)

Quando si pensa a Winona Ryder non si può farea meno di ricordare una delle fiabe più commoventi e originali della storia del cinema, “Edward mani di forbice”, che portò al successo l’allora adolescente attrice dallo sguardo dolce e dall’aspetto esile, confermando le ottime doti registiche di Tim Burton, oltre alle capacità interpretative dell’altrettanto giovane Johnny Deep. Ma prima di diventare musa ispiratrice dell’eccentrico regista, Winona Ryder ha vissuto un’infanzia abbastanza movimentata, viaggiando per gli States su un singolare autobus, insieme ai genitori hippies Michael e Cindy Harowitz, da cui nasce il 29 ottobre del 1971 a Winona, e al fratellino Yuri. È un adolescente timida e riservata che viene spesso presa in giro dai compagni di scuola per l’aspetto mascolino. Dopo essere stata pestata da un gruppo di studenti che la scambiano per un ragazzo effeminato termina gli studi privatamente, finché non si iscrive all’American Conservatory Theater di San Francisco. Esordisce nel 1986 accanto a Charlie Sheen in “Lucas” di David Seltzer, anche se è proprio Tim Burton a donarle la giusta luce, gettandola nella casa abitata da una coppia di fantasmi in “Beetlejuice - Spiritello porcello” (1988). Dopo aver vestito i panni della fragile liceale in “Schegge di follia” (1989) con Christian Slater, è insieme a Christina Ricci, la figlia di una stravagante e bellissima Cher in“Sirene” (1990). Sempre nello stesso anno è indimenticabile, nuovamente diretta da Burton,nella già citata favola gotica “Edward mani di forbice”, con Johnny Deep con cui per un certo periodo fa coppia fissa. È il 1992 quando un altro grande, Francis Ford Coppola, la sceglie ancora una volta per un ruolo da fragile eroina, per il suo “Dracula di Bram Stoker”, dove ha il privilegio di lavorare accanto a un superlativo Gary Oldman, a Anthony Hopkins e a Keanu Reeves. Ancora nel 1992 viene diretta da Jim Jarmush in“Taxisti di notte – Los Angeles New York Parigi Roma Helsinki”. Poi è la volta di Martin Scorsese che la include nel nutrito cast de “L’età dell’innocenza” (1993), con cui ottiene il Golden Globe e la nomination all’Oscar come Miglior Attrice non Protagonista, e di Bill August che la inserisce insieme a Meryl Streep, Jeremy Irons, Antonio Banderas e Glenn Close nel colossal, tratto dall’omonimo romanzo di Isabelle Allende, “La casa degli spiriti” (1993). Una nuova nomination all’Oscar, questa volta come Attrice Protagonista, arriva con “Piccole Donne” (1994). Nel 1994 viene diretta da Ben Stiller in “Giovani, carini e disoccupati”, mentre nel 1996 prende parte a “La seduzione del male” e, diretta da Al Pacino,a “Riccardo III – Un uomo, un re”. Dopo la parentesi di “Alien -La clonazione” (1997), è in “Celebrity” (1998) per Woody Allen, per poi diventare, insieme a una deviata Angelina Jolie, una delle “Ragazze interrotte” (1999) di James Mangold. Nel 2000, anno in cui riceve una stella sulla Walk of Fame di Hollywood, è innamorata di Richard Gere nel sentimentale “Autumn in New York”, prima che la sua carriera subisca una battuta d’arresto a causa di un suo spiacevole comportamento. Nel 2001 la Ryder viene infatti fermata per aver rubato nei grandi magazzini di Beverly Hills e, ritenuta colpevole dopo un processo, viene condannata a tre anni con la condizionale e a 480 ore di servizio comunitario. Decide così di ricoverarsi per curare la sua dipendenza da alcol e droghe oltre alla sua assurda cleptomania, che oscurerà per un certo periodo la sua luce. Le difficoltà della vita privata non le impediranno tuttavia di prendere parte a pellicole come: “Mr. Deeds” (2002), “S1mOne” (2002), dove ritrova Al Pacino; “Ingannevole è il cuore più di ogni cosa” (2004), dove è diretta dalla nostra Asia Argento; e il particolarissimo “A Scanner Darkly – Un oscuro scrutare” (2006), dove lavora di nuovo con Keanu Reeves.Partecipa poi a film di minor spessore come: “The Darwin Awards – Suicidi accidentali per menti poco evolute” (2006), “The Ten – I dieci comandamenti come non li avete mai visti” (2007) e “Tutti i numeri del sesso” (2007). Il 2009 la vede nuovamente all’opera in “Star Trek – Il futuro ha inizio” di J.J. Abrams e “The Private Lives of Pippa Lee”. Ritornata ormai all’antico splendore è diretta da Darren Aronofsky in “Black Swan” (2010) accanto a Natalie Portman, e da Ron Howard in “The Dilemma” (2011). Nel 2011 sarà ancora una volta davanti alla macchina da presa in “Frankenweenie” di Tim Burton, il regista che l’ha resa la stella che il pubblico degli anni Novanta ha tanto amato e che è nuovamente tornata a splendere.
Salvatore Buellis