Quincy Jones, 77 anni, è uno degli inventori della moderna black music, tra jazz, soul, funk e quant'altro. Il grande compositore, arrangiatore e produttore è stato festeggiato con l'album tributo "Q: Soul Bossa Nostra" da artisti come Mary J. Blige, Amy Winehouse, T-Pain o Jennifer Hudson. Jones, che è stato lo storico demiurgo dei grandi dischi di Michael Jackson, ha detto la sua anche sulla pubblicazione dell'album postumo "Michael", che ha già suscitato dubbi sulla sua autenticità e legittimità: "Qualcuno mi ha chiamato per chiedermi se fosse Michael che cantava, e ho detto che suonava come Michael; ma è accompagnato da così tante voci che non riesco ad approfondire al punto da identificarlo. E' certo che non sarebbe dovuto uscire, questo disco, sarebbe dovuto restare tutto in archivio... Sembra che si voglia pubblicare ogni cosa di lui. Non lo capisco. E' tutto per far soldi. Lui non avrebbe voluto che uscisse in questa maniera. Stanno cercando di farci più soldi possibile, e non so che cos'altro si inventeranno... Sono tempi pazzeschi, stiamo assistendo anche al tramonto del mondo discografico... sono stato in questo mondo per 60 anni e non ho mai visto niente di simile".
Tra i possibili eredi di Michael Jackson, o perlomeno tra gli artisti di oggi che hanno qualche lampo di genio e gli si avvicinano, Quincy Jones indica Akon, Ludacris e Usher. Ma si arrabbia se gli si dice che Kanye West, da produttore, un po' gli assomiglia perché fa tante cose: "Scherziamo? Non se ne parla. Ha mai scritto per un'orchestra sinfonica, o per un'orchestra jazz? E' solo un rapper, non c'è paragone".