
TORINO
Una febbre simile non si ricorda, se non nei ruggenti Ottanta per Michael Jackson o Madonna. Stasera al Palaolimpico di Torino si contemplerà il debutto assoluto (e straesaurito) in Italia di Stefani Joanne Angelina Germanotta in arte Lady Gaga, unico fenomeno mediatico planetario partorito in dieci anni dal Terzo Millennio. Più icona che modello, più fumetto che persona, più intelligenza che fumo a dispetto di ogni apparenza, la ventiquattrenne italo-americana ha sconvolto i parametri del musicbusiness.
E' entrata in modo subliminale anche nei cervelli più riluttanti, perché le sue ritmiche martellanti si sono insinuate in ogni spot di successo; si è sedimentata nell'immaginario pop più distratto, rubando spazio a chiunque ci stesse prima di lei, perché è stato impossibile non notarla; e - peccato grave - ha strappato la dance più sintetica dai club, traslocandola nel mainstream. Ci si può pure dichiarare vittime di tanta invadenza, ma anche i più distratti intuiscono che dietro tanto rumore, dietro l'assurdità dell'eccesso plateale, c'è una determinazione inconsueta, un cinismo vellutato, e urgenze espressive anche a sfondo sociale che riescono a materializzarsi nell'assurdità dell'insieme, fra un vestito di bolle di sapone e una bisteccazza violacea piazzata di traverso sui biondi capelli, che già ha fatto scuola e vita.
Il «Monster Ball Tour», che sta attraversando l'Europa, contempla ogni serie di esagerazioni, com'è del resto nel personaggio. Produzione che dicono da un milione e mezzo di euro, il concerto è diviso in quattro quadri, con quindici cambi di costume, effetti speciali elettronici e non, e danzatori scatenati ma non quanto lei: figlia indiscussa della scuola di Madonna, della quale sta seriamente mettendo in discussione il trono anche perché sa cantare, come sorprendentemente sembra rivelare lo show; a un certo punto intrattiene il pubblico suonando un pianoforte a coda letteralmente in fiamme, e sa pure suonare. Scorrono in scaletta, soprattutto in finale, i titoli che ci hanno ossessionato negli ultimi due anni: «Poker Face» o «Paparazzi», «The Fame», «Just Dance», la discussa «Alejandro», «Bad Romance».
Giova ricordare che il suo primo disco, il sinteticissimo «The Fame» che ha venduto circa 5 milioni di copie, ha generato più singoli al primo posto nelle classifiche di vendita, rispetto a qualunque altro album di debutto. E' stata, Lady Gaga, un fuoco d'artificio esploso all'improvviso e mai più spento. Secondo gli estimatori - fra i quali molti suoi colleghi, da Cher alla stessa Madonna (almeno agli inizi) fino a Elton John - è un'artista completa, che ha scelto la strada dell'eccesso ma avrebbe avuto le carte pure per diventare protagonista di una scena alternativa.
La strada che ha voluto percorrere è stata diversa: la si potrà detestare, ma ignorarla non è possibile.
Le sue riflessioni mostrano che (finora) è completamente in controllo della gabbia che si è creata intorno: «A volte mi sveglio al mattino e mi sento insicura come ogni altra ventiquattrenne al mondo. Poi mi dico: scema, sei Lady Gaga, alzati e fai la tua parte anche oggi. Magari dovrei andare in terapia, ma sono terrorizzata che abbia impatto sulla mia creatività»; confessa che una delusione d'amore le ha dato la spinta vitale per buttarsi nel business, ma di avere ora altro per la testa: «anche il sesso, in questi tempi, non è una mia priorità». «Ma poi - aggiunge rivelando, qui sì, una certezza insana tipica dell'età -, ho il diritto di scegliere che cosa far sapere o no. Preferisco che la gente scriva di ciò che indosso, canto o di che cosa faccio nei video, piuttosto che occuparsi di chi scopo: per me, questo, sarebbe il bacio della morte». Su tali temi, molte pagine debbono ancora essere scritte.
Nel frattempo, Germanotta veleggia nel web, catturata in ogni istante dei suoi arrivi e partenze della vita on the road. Sono sempre poche parole, pochi commenti: un uditorio quasi afasico, tutto rivolto ai filmati, foto, travestimenti; e non importa a nessuno neanche se sia bella o brutta, perché si impone comunque: sempre così conciata e travestita, neanche si capisce bene quale sia la sua vera faccia.
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Stasera PalaOlimpico Torino; 4-5 dicembre Mediolanum Forum Milano