TFF 2010 - BURLESQUE - FESTA MOBILE

Fa ridere, coinvolge, seduce, scorre che è una meraviglia, anche se dopo dieci minuti un quarto d’ora sai già dove andranno a finire le storie dei protagonisti. Che importa, hai voglia di vedere la strada che si fa, e non solo l’arrivo, visto che il viaggio è divertente.
Tanta musica e balletti, voci splendide quelle di Cher e di Christina Aguilera, che di bello non ha solo la voce. E poi corpi ed amori, in questo Burlesque diretto da Steven Antin, che in America è uscito da una settimana e che sta andando a gonife vele.
Fino a una serie notevole di dettagli e personaggi di contorno, che contribuiscono ad aumentare la brillantezza e il numero di bollicine di questa ben riuscita commedia musicale.
C’è una ragazza di provincia americana, tutta carattere, bellezza e idee chiarissime. Ali, Christina Aguilera, biondina minuta di forme niente male. Saluta subito baracca e burattini e corre verso la città degli angeli. Con quattro soldi in tasca e nessuno straccio di lavoro. Il tempo di un giro a vuoto per le vie del centro, ed ecco che incontro le si fa il Burlesque Lounge, locale gestito dalla solenne Tess, che è poi l’ancora bella Cher, grazie anche ai miracoli del bisturi.
E sarebbe subito amore, se non fosse che tra cosce, balletti e costumisti nessuno le dà retta, e che il risultato parziale della sua ambizione sia solo fare quello che faceva a casa sua nell’Iowa: servire da bere ai tavoli del locale.
Ma quanto può durare? Il tempo della prima occasione, di quell’attimo colto al volo e senza alcun tentennamento, con la sospettosa Tess che non può trattenere complimenti e ammirazione. E l’ha vista solo ballare, figurarsi l’emozione della prima volta di fronte a cotanta voce.
Insomma, Ali è irresistibile, e tutti impazziranno per lei. Che però dimostra qualità umane fuori dal comune, ed una capacità, per niente patetica, di distinguere tra il bene e il male.
Piangerà, certo, almeno una volta le capiterà, anche perchè il film, tra un ballo, un canto e un dialogo tagliente, ha bisogno pure di fermare un attimo il suo passo allegro e spedito.
Ma sarà l’attimo prima del grande trionfo, della sistemazione del privato amoroso e di tutti quei problemi che la vita crea ad ognuno dei pazzerelli e stravaganti personaggi del film.
Invincibile Ali, dal talento mostruoso e dalla tempra fiera dei migliori contadini. Che aggiusta la sua vita e quella di tutta la compagnia, anche dei cattivelli che tornano pentiti all’ovile.
Mito, e non di quelli perfettini e super buoni che tutto ciò che toccano diventa amore. Tutt’altro, campagnola di infinita energia, che la mosca sotto al naso mai, che le unghie o i palmi della dita, a seconda della necessità del graffio, oppure della carezza.
Intrattenimento puro, Burlesque. Musica, colori, interpreti in forma, situazioni divertenti e una manciata di battute strapparisata rumorosa. Tutto qua, ma piacevole assai, ed è una bella sorpresa.