La penultima giornata del Torino Film Festival si caratterizza per la presentazione di Burlesque, anteprima italiana del musical diretto da Steve Antin e interpretato da Christina Aguilera e dall’immortale Cher, al fianco di Stanley Tucci (nell’ideale prosecuzione del suo ruolo ne Il diavolo veste prada) Eric Dane, Cam Gigandet e Kristen Bell. Christina Aguilera (al suo debutto cinematografico) è Ali, ha tanta grinta e una gran voce. Stanca di fare la cameriera nella provincia, raccatta i suoi pochi soldi e approda a Los Angeles. Ammaliata dall’energia del Burlesque cerca di conquistarsi un posto nello spettacolo con intraprendenza, spinta anche dal barman Jack (che si innamorerà di lei)… Ma la proprietaria Tess (Cher) non intende darle una chance, almeno fino a quando non potrà più farne a meno. Niente allora fermerà più Ali nella sua scalata al successo.
Burlesque esplode luccicante nella calligrafica fotografia di Bojan Bazelli (che inonda di luce innaturale anche le scene più buie) ed è il trionfo di un’estetica ridondante e ostentatamente camp a fare da supporto a un modello narrativo che si riaggancia con la tradizione degli anni ’80, più che al pubblico dei nostri giorni. Il sogno americano gridato ai quattro venti e impersonaficato nella scaltra e talentuosa ragazza venuta dalla campagna, le speranze malinconiche di sopravvivenza di un’impresaria con il viso e il corpo non soggetto al tempo di Cher, la ricerca della felicità sentimentale e un gruppo di personaggi sanamente monodimensionali a fare da cornice. Ma alla fine se si è smaliziati il giusto, ci si diverte a farsi trasportare nel baraccone tutto sogni e fuochi d’artificio di un cinema che appaga il più incoffessabile dei guilty pleasure.