L'8 marzo: "Se non ora, quando?" Iniziative e spettacoli in 50 città italiane

ROMA - Una lunga giornata di appuntamenti in tutta Italia. E' quella che il comitato "Se non ora quando?",
nato in occasione della manifestazione dello scorso 13 febbraio a Roma 1, sta organizzando per la festa della donna, l'8 marzo. Tra le 50 città coinvolte nelle iniziative ci sono Benevento e Cagliari, Genova 2, Bologna e Bolzano, Caltagirone e Campobasso, Cuneo e Firenze per citarne solo alcune. Il ministro Gelmini: "Mi auguro che l'8 marzo sia una giornata in cui noi donne sapremo sgomberare il campo da rivendicazioni falsamente ugualitarie e sessiste".
Gli appuntamenti a Roma. Si parte dalla mattina alle 7 con flash mob per le strade della città. Più tardi, dalle 13 alle 15 nelle stazioni della metropolitana di Castro Pretorio, San Giovanni e Repubblica le donne-libro dell'associazione "Donne di carta" citeranno passi di libri "sulla specificità dello sguardo delle donne sul mondo" e le proposte del comitato "Se non ora quando". Nel pomeriggio, alle 16, le iniziative si concentreranno nei giardini di Piazza Vittorio con performance dedicate al lavoro, alla danza, allo aport, proiezioni di video e musica dal vivo. Sul palco operaie tessili, giornaliste, insegnanti, sportive, scrittrici, migranti, studentesse, insieme a Claudia Pandolfi, Valeria Golino, Tosca, Paola Minaccioni, Awa Ly e Carmen Consoli. Al termine degli interventi è prevista la proiezione di Libere di Cristina Comencini con Lunetta Savino e Isabella Ragonese. Nella capitale si registra anche un flash mob di debutto: quello del neonato gruppo "Donne e informazione". L'appuntamento (sempre l'8 marzo) è alle 17.30 alla scalinata del Campidoglio per poi confluire verso piazza Vittorio. E alla stessa ora (17.30) nello stesso luogo (Campidoglio) è anche l'appuntamento di "Donne e basta" con un flash bob nel segno dell'ironia: tutte vestite da oche (o con qualcosa di "ochesco", come recita l'invito, un abito bianco, un becco di cartone) per gridare "Sveglia, italiani".
Il ministro dell'Istruzione: "La dignità delle donne non può essere usata per attaccare l'avversario". La dignità delle donne "non è né di destra né di sinistra e non può essere usata per attaccare Berlusconi", ha detto il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini, riferendosi alla protesta delle donne che avevano aderito alla giornata di "Se non ora quando?". E in merito alle manifestazioni in programma per l'8 marzo, "le donne non devono essere uguali all'uomo - ha aggiunto - ma devono saper rivendicare la propria peculiarità, sensibilità e talento". La questione della dignità delle donne, ha sottolineato Gelmini, "è un tema così alto e non può essere usato per attaccare l'avversario".