E’ ormai una tradizione: su Harper’s Bazaar le cover story sono dedicate ai personaggi hot del momento, ma ultimamente si è introdotta la simpatica novità delle interviste tra celebrities. Come quella in cui Jennifer Aniston intervista Nicole Kidman, oppure quella in cui Kim Kardashian cicaleccia con la mitica Elizabeth Taylor.
Sull’ultimo numero, appuntamento succulento con James Franco (un attimo prima dell’Oscar) che, forte dei suoi baffetti da sparviero, discetta di moda con il creative director di Gucci, Frida Giannini. I due in apparenza non potrebbero sembrare più diversi, e invece l’incontro è stato una bella occasione tra due che per aspetti diversi sono al top della carriera e saltano da un aereo all’altro grazie a un’agenda fittissima. Chiede lui:
JF Mi incuriosisce molto il primo attimo di ispirazione. Dove vai a ricercarla? FG Nell’ultima collezione uomo P/E per esempio, mi sono ispirata al film “Come eravamo”. E’ uno dei miei film preferiti, dove Robert Redford è la quintessenza del fascino, così anni ‘70 e così elegante.
JF Ho capito, allora subito dopo procedi con tutte le immagini che ruotano intorno a quel mondo… FG Esattamente. Ma è un processo lungo che dura sei mesi, periodo in cui devo provare tutte le possibili direzioni. Per esempio per la collezione P/E donna, mi sono ispirata a questa incredibile mostra che c’era a Parigi la scorsa primavera su Yves Saint Laurent. Era incredibile, tutti i bozzetti e gli schizzi di Saint Laurent negli anni ‘70, con quei colori luminosi…Mi ha talmente colpito che poi quell’immaginario mi è rimasto dentro.
JF Come mai i vestiti delle sfilate sono più estremi e stravaganti di quelli che poi ti ritrovi nei negozi? FG In realtà da Gucci non accade spesso, e negli store più grandi delle città importanti si trovano anche i look più stravaganti. Ma noi da Gucci pensiamo che la sfilata deve riflettere in pieno quella che poi sarà la collezione in vendita.
JF Ma allora cosa c’è dietro la creazione di un vestito eccessivo o bizzarro? Questi look estremi fanno notare di più la sfilata secondo te? FG Non so cosa ci sia dietro, che pensiero ci sia. Io personalmente non mi considero un’artista quindi non mi piace l’idea di creare un abito che sia opera d’arte. Io sono una stilista, e sono veramente soddisfatta quando un mio abito rende più bella anche una persona normale, e non solo i modelli sulle riviste.
E via leggendo. Ora vediamo cosa combinerà la bella e capace Frida per la celebrazione dei 90 anni della maison Gucci che cade quest’anno, pare che bollano in pentola una serie di eventi in grande stile.