"Cappuccetto Rosso Sangue", attenti al lupo

Una delle fiabe più celebri del mondo trasformata in una pellicola gotica dal retrogusto horror: questa l'idea diCatherine Hardwicke, regista del film 'Cappuccetto Rosso Sangue', da venerdì nelle sale. Con gli occhioni da bimba e le labbra sensuali, protagonista perfetta è Amanda Seyfried, che dopo 'Mamma mia!' al fianco di Meryl Streep continua ad affermarsi ad Hollywood, stavolta nei panni di Valerie: la giovane vive in un villaggio nel bosco, i cui gli abitanti temono un feroce lupo mannaro. Per tenerlo a bada, ogni luna piena gli viene offerto in sacrificio un animale, ma durante la luna rossa il lupo uccide la sorella di Valerie. Mentre gli abitanti del luogo chiamano in aiutoPadre Solomon, rinomato cacciatore di lupi mannari, la protagonista aggiunge al suo dramma familiare quello amoroso: la ragazza è stata promessa al ricco Henry ma vorrebbe fuggire con Peter. Dopo aver diretto tra vampiri e lupi mannari il successo 'Twilight', per la Hardwicke è stato quasi naturale scivolare nel progetto ispirato alla fiaba, apportando le giuste modifiche che avrebbero reso il progetto appetibile per le generazioni più giovani. Del resto le diverse versioni di 'Cappuccetto Rosso', secondo gli studiosi, contengono espliciti elementi sessuali, dal colore della mantella al bosco, fino alla tematica estrema del cannibalismo. Al fianco della Seyfried troviamo un cast di tutto rispetto, da Gary Oldman nel ruolo del cacciatore (che in questo caso sembra più un sacerdote-stregone) fino a Virginia Madsen eJulie Christie, quest'ultima nei panni dell'immancabile nonna. Peter ed Henry, che si contendono il cuore della protagonista, hanno infine i volti dei semi esordienti Shiloh Fernandez e Max Irons.