“Se non doni, non piacerai a nessuno”. Nell’era degli internauti, tra lo spasmodico proliferare di social network, ne arriva uno dedicato agli altruisti. Si chiama Crowdrise (CrowdRise.com) e non è la solita copia sbiadita di Facebook. Anzitutto perché a fondarlo è una star come Edward Norton, idea che gli è valsa il titolo di ambasciatore per la biodiversità dalle Nazioni Unite. Poi perché promette di fare del bene. E lo fa: negli ultimi tempi il sito ha contribuito a raccogliere centinaia di milioni di dollari a favore di diverse associazioni benefiche. Nato con la speranza di creare una rete mondiale, Crowdrise è una piattaforma on line che unisce l’utile al dilettevole, il crowdsourcing (la raccolta fondi) con le relazioni sociali. Ovvero, si fanno nuove amicizie e si chatta, ma per una buona causa. “Non solo si fa volontariato" ha spiegato Norton, "ma ci si diverte parecchio". Con Crowdrise vi divertirete più che mai. O quanto meno più di tutte le volte che c’avete provato con una ragazza e lei vi ha risposto con quell’espressione che sottintende ‘spero tu stia scherzando’”.
L’idea di Norton funziona. E la sua creatura cattura adesioni su adesioni. Grazie anche al sostegno degli amici. Tra gli iscritti a Crowdrise, figurano infatti star come James Franco eBarbra Streisand, Ashton Kutcher, Jason Bateman, Rosie Perez e Russell Brand. Will Ferrell ha lanciato una raccolta per aiutare i malati di tumore. Paul Rudd ha messo in palio il giorno del suo compleanno per invogliare i fan a donare fondi a favore della ricerca sul cancro. E anche i Jonas brothers sono scesi in campo.
Le campagne sono tante, ci sono collette per cause ambientali, animaliste, sociali o umanitarie. Dal sostegno al popolo dei Maasai alla corsa di raccolta fondi per il Giappone, dalla colletta per bambini con particolari problematiche all’aiuto a chi tenta il suicidio. Ma si fanno anche raccolte per l’arte di strada, per acquistare attrezzature sportive nelle scuole o per una cucciolata di cani abbandonata. Come il Cage’s Pet Project, colletta lanciata da un bambino di dieci anni per aiutare gli animali del suo quartiere. Chiunque ne può promuovere una nuova e diventare parte attiva della raccolta. Sfruttando il meccanismo dei social network, la community Crowdrise fa diventare gli utenti della rete donatori e volontari eticamente attivi. Il tutto con i toni leggeri di un social network, che delinea, come fa Facebook, i tratti di ogni iscritto: interessi, passioni, hobby e quali campagne sostiene. Non mancano gli incentivi. Visto che do ut des, chi dona qui riceve: i benefattori che donano somme per una buona causa accumulano punti in vista di aste, estrazioni e giochi a premi.