
Il 19 aprile, è stato realizzato per la prima volta un flashmob su un aereo di linea in volo italiano, e più precisamente sulla tratta Roma-Milano: stiamo parlando di quello chiamato ‘The Fight’. Decine di ragazzi, interamente vestiti di bianco, si sono dati appuntamento sul velivolo per esibirsi in una stravagante performance canora.
Prima di tutto cos’è un flashmob? Il flashmob, termine che proviene dall’unione di due parole inglese, flash che significa rapido, improvviso, e mob che significa folla, sta ad indicare una riunione di durata irrisoria di un gruppo di persone in uno spazio pubblico. Vi chiederete qual è lo scopo. E’ questo il bello: nessuno. L’obiettivo è semplicemente quello di fare una cosa insolita e le ‘regole’, se così vogliamo chiamarle, vengono comunicate ai partecipanti generalmente via internet. In questo caso, l’azione insolita è stata quella di cantare una serie di brani eseguiti a cappella al decollo dell’aereo, con un repertorio che andava da ‘Somebody to love’ dei Queen a ‘Sweet Dreams’ degli Eurythmics, da ‘Mercy’ di Duffy a ‘Like a Prayer’ di Madonna. I ragazzi, che si fanno chiamare gli ‘angeli’, hanno stupito passeggeri e hostess, prese in contropiede; e, dopo la performance, nessuna standing ovation – a causa delle rigide regole imposte durante il volo – ma sorrisi e domande per i debuttanti del mondo della musica. I protagonisti non hanno voluto svelare il motivo del concerto, nemmeno agli spettatori increduli: probabilmente si tratta solo di una operazione di marketing, per la promozione di un prossimo cd.