
Il 22 giugno del 1949 nasceva a Summit, nel New Jersey,Meryl Streep, senza dubbio una delle più grandi attrici degli ultimi trent'anni.
Con le sue 16 candidature all’Oscar e le 25 ai Golden Globe, collezionate nella sua lunga e gloriosa carriera, Meryl Streep è la più “nominata” della storia del cinema. Ha però vinto la preziosa statuetta soltanto due volte: nel 1979 come attrice non protagonista nel film ‘Kramer contro Kramer’, e nel 1982, come protagonista de ‘La scelta di Sophie’, mentre i Golden Globe sulla sua bacheca sono ben sette.
Ma il suo successo è frutto di una lunga gavetta e di una seria preparazione. Dopo il diploma, nel 1971, si è infatti iscritta alla Yale School of Drama e poi ha debuttato sul palcoscenico del Public Theater di New York. Il cinema si accorge di lei nel 1977, quando appare per pochi minuti nel film ‘Giulia’ di Fred Zinnemann, e l’anno successivo è apparsa nel film di Michael Cimino ‘Il cacciatore’, ottenendo la sua prima candidatura all’Oscar. Nel 1978 vince anche il suo primo Emmy Award per la miniserie ‘Olocausto’ (Holocaust) e un anno dopo parteciperà al film di Woody Allen, ‘Manhattan’. Nel 1979 arriva la sua consacrazione, con la statuetta come miglior attrice non protagonista per “Kramer contro Kramer”. Sarà, però, il ruolo di Sophie ne ‘La Scelta di Sophie’ di Alan Pakula che, nel 1982, la consacrerà con l'Oscar come miglior attrice protagonista. Altre nomination dell’Academy Award le ha conquistate poi per ‘La donna del tenente francese’ (1981) di Karel Reisz, ‘Silkwood’ (1983) di Mike Nichols, ‘La mia Africa’ (1985) di Sydney Pollack, ‘Ironweed’ (1987) di Hector Babenco, ‘Un grido nella notte’ (1988) di Fred Schepisi, ‘Cartoline dall’inferno’ (1990) di Mike Nichols, ‘I ponti di Madison County’ (1995) di Clint Eastwood, ‘La voce dell’amore’ (1998) di Carl Franklin, ‘La musica del cuore’ (1999) di Wes Craven, ‘Il ladro di orchidee’(2002) di Spike Jonze e ‘Il diavolo veste Prada’ di David Frankel (2006).
Nel 1981 è sul set insieme a Jeremy Irons nel drammatico ‘La donna del tenente francese’ con il quale ottiene il BAFTA, mentre nel 1985 girerà il capolavoro di Sidney Pollack, ‘La mia Africa’, con Robert Redford. Continua a fare incetta di prestigiosi riconoscimenti anche all’estero: il ruolo di Lindy interpretato in ‘Un grido nella notte’ le procura il ‘Prix d'interprétation féminine’ al Festival di Cannes.
Nel 2008 intepreta Donna nella versione cinematografica del musical ‘Mamma Mia!’ ispirato agli ABBA e recita ne ‘Il dubbio’, nel ruolo di una madre superiora implacabile e bigotta in una storia ambientata attorno a un sospetto di pedofilia nel mondo della chiesa, ottenendo la sua quindicesima candidatura all'Oscar 2009. Nuovo cambio di registro con ‘Julie & Julia’, in cui interpreta la Julia Child che dalla televisione negli anni Sessanta rivoluzionava la tavola americana con le sue ricette da Cordon Bleu. Un ruolo che le è valso un altro Golden Globe, nel 2010.
Grazie alla varietà di personaggi interpretati nel corso della sua carriera, la Streep è diventata simbolo di una femminilità intensa e carismatica ed oggi porta sullo schermo l’immagine di una donna matura, realizzata e allo stesso tempo sensuale e simpatica. A marzo, infatti, l’abbiamo vista nelle sale italiane con ‘E’ complicato’, dove veste i panni di Jane, una donna single, separata da dieci anni, con 3 figli e una carriera avviata. Una vita tranquilla finchè nuovi e vecchi amori non arrivano a sconvolgerla. Un film che non rispecchia affatto la realtà: dal 1978, anno in cui scomparve il suo compagno di gioventù, l’attore John Cazale (protagonista ne ‘Il Cacciatore’), la Streep è sposata con lo scultore Don Gummer che le ha dato quattro figli: Henry, Mamie - che recita insieme alla madre in ‘Un amore senza tempo’ - Grace e Louisa.