SI SPENGONO I RIFLETTORI SU JAMES FRANCO: VENEZIA ATTENDE INTREPIDA IL “RIBELLE”.

Ancora nessuna notizia, dopo il rinvio ufficiale del 31 maggio scorso su «The Indipendent», sull’arrivo dell’opera site specific di James Franco in Biennale. «James Franco ha deciso di posticipare l’inaugurazione di “Rebel” in modo che la sua idea del progetto possa essere pienamente realizzata», ha comunicato il suo portavoce. Che la lunga attesa faccia parte o meno del carattere performativo dell’iniziativa, puntando tutto sull’effetto finale a sorpresa non è da escludersi, tant’è che fans e curiosi d’ogni sorta attendono con ansia l’approdo del bell’Adone d’oltre oceano in laguna.
Sembrerebbe, infatti, che il progetto di Franco non sia una mera improvvisata da star system, ma un lavoro sostenuto e promosso dal MOCA di Los Angeles con il contributo di artisti internazionali quali Ed Ruscha, Paul McCarthy, Douglas Gordon, Harmony Korine ed Aaron Young. D’altra parte non sarebbe la prima volta per il pubblico vedere il noto attore hollywoodiano calcare le scene dell’arte contemporanea, se si pensa alla recente personale alla galleria Peres Projects di Berlino e alle collaborazioni con Gus Van Sant, Kalup Linzy e, non in ultimo, con l’Abramovic.
Rebel”, tributo di video-arte al grande James Dean, curato da Dominic Sidhu, vuole essere un omaggio al celeberrimo "Gioventù Bruciata” proponendone un riarrangiamento in chiave concettuale. Un’impresa talmente ambiziosa, ha detto qualcuno, da essere posticipata a data da destinarsi: e come tutti i grandi, anche Franco si fa attendere. Tante le voci di corridoio sull’evento, pensato, a quanto pare, per essere ambientato sull’isola della Certosa e raggiungibile solo in barca.
All’insegna di una mascolinità reinterpretata in chiave brutale e, a tratti autolesionista, il progetto di Franco vedrà attori d’eccezione per un tributo collettivo e corale al Dean del grande schermo: con Ruscha come voce narrante, Korine come interprete della celebre lotta tra gang del film originale, Franco nel ruolo del sosia ufficiale del protagonista e il tutto miscelato dagli “effetti speciali” delle performance acrobatiche di Young. Da“Freaks and Geeks” a “Spiderman”, dagli Emmy Awards ai Golden Globes, Franco passa ora anche dalla performance contemporanea, contaminando la video art internazionale da vero protagonista.
Diplomatosi alla Palo Alto High School nel 1996 in California, si trasferisce successivamente a New York per frequentare i corsi di scrittura della Columbia University, e quelli di regia alla New York University's Tisch School of the Arts. Nel 2010, riceve il "Master of Fine Arts" alla Columbia University frequentando contemporaneamente il dottorato in inglese alla Yale University. Attore, regista e ora anche aspirante artista contemporaneo, James Franco diverte, stupisce e, da vera star, si fa attendere.
Per il red carpet della Biennale c’è tempo fino al 27 novembre.
Dunque, non resta che aspettare.