TUTTI LA ASPETTAVANO DA ANNI. BJORK È TORNATA CON 6 CONCERTI ESCLUSIVI AL MIF FESTIVAL DI MANCHESTER.
Ore 19,30. Io, Marco e Alessia siamo i primi a metter piede all'interno del Market... Si entra nel padiglione in perfetto orario, per questo gli inglesi sono tassativi e da ammirare... Si corre... L'adrenalina è altissima, si prende posto, ovviamente in prima fila ed ecco apparire gli strumenti... Alla nostra sinistra i famosi pendoli, delle "arpe" circolari rotanti applicate su 4 aste che oscillando spinte dalla forza gravitazionale vanno a "scontrarsi" con altrettanti plettri posti sui due pali che le sorreggono formano loop sonori, rotazione e oscillazione da ipnosi... Sempre alla nostra sinistra un mega carillon con tamburo "componibile", usato per il branoSacrifice, viene prima caricato da un addetto (nonchè costruttore Henry Dagg): una volta presa la carica lasciato andare a ritroso si sente quello che ė il loop effettivo del brano. Una mini tastiera genera variazioni innestando gli aculei che pizzicheranno le varie corde poste sul retro.Nel set di tre strumenti di fronte a noi c'è il famoso "gameleste", un incrocio tra una celesta e un gamelan convertiti in strumenti automatici capaci di riprodurre spartiti in midi eseguiti da computer... Infatti prima che cominciasse il concerto in rotazione si potevano sentire alcuni brani della stessa Björk eseguiti con questi strumenti tra cui Oceania, Immature, I've seen it all... Poi ancora nell'altro angolo il reactable praticamente inutilizzato se non per il brano finale Pluto. E per finire alla nostra destra il talentuoso Manu Delago alla batteria e agli Hang, ipnotici strumenti musicali dalla forma tonda a ricordare ironicamente delle cozze.Sopra di noi degli schermi mostrano l'organo muoversi automaticamente e ancora più in alto il famoso Tesla Coil, emettitore di fulmini comandato al computer in grado di riprodurre partiture musicali. Si spengono le luci al centro. Restano illuminati solo gli spalti... Tra i vip si può notare la cantante Peaches parlare con delle persone. Cala il silenzio... Una voce fuori campo, quella del famoso David Attenborough, apre con una prefazione molto filosofica il concerto... "welcome to biophilia, the love for nature in all her manifestations. from the tiniest organism, to the greatest red giant floating in the farthest realm of the universe. with biophilia comes a restless curiosity[...]prepare, explore: Biophilia!” ogni brano del progetto Biophilia veniva prontamente annunciato dalla voce fuori campo... Thunderbolt: scende dall'alto la gabbia contente il tesla coil, entrano gli addetti al suono Delago e co. E tra le 25 coriste islandesi (le Graduale Nobili) ecco spiccare la mega parrucca color rame indossata da Björk per le 6 date di Manchester... Prendono tutti posizione ed ecco che la magia ha inizio... Come descrivere thunderbolt se non come un viaggio tra energia, potenza e vibrazioni penetranti... Il tesla coil emette fulmini "sonori" mentre le coriste armonizzano tra di loro e Björk canta rivolgendosi verso ogni lato del palco... ."can i, should i... my romantic gene is DOMINANT!" Il religioso silenzio viene immediatamente rotto da uno scrosciare di appllausi inevitabile. Appare una luna sugli schermi, le luci si concentrano verso Manu Delego che inizia a suonare su un clavicembalo note che sembrano ricordare una musica per bambini... A ritmo la luna sugli schermi diventa piena per poi tornare vuota e il pavimento cambia forme di luce con il variare dei bassi davvero potentissimi... (coppie di 2 woofer per lato). Il brano è Moon, un ipnotico inno alla luna. Il concerto va avanti con il nuovo singolo Crystalline, il gameleste come per magia inizia a suonare da solo, i bassi spaccano il petto, una Björk carichissima inizia a saltellare attorno al palco calando ogni tanto prima la spalla destra poi la sinistra generando non poche risate... sguardi mani che cercano di interagire con il pubblico... davvero non avevo mai visto una Björk così interattiva.Hollow: sugli schermi compaiono strutture microscopiche di cellule, la telecamera si immerge per andare ancora oltre... ecco le file di Dna muoversi a ritmo con la linea di basso e spostarsi da una parte all'altra formando alla fine il volto della nostra amata. Un brano davvero ricco di pathos e ipnotico al punto che non sai se seguire lei cantare o restare affascinato dal video su schermo. Dark Matter: un brano semplice, una nenia in Gibberish coro. Si spezza ora con Hidden Place, il viaggio tra i nuovi brani di Biophilia. A schermo compaiono delle stelle marine strofinarsi l'un l'altra e dei vermi intrufolarsi nella carcassa di una foca... il tutto non appare in modo macabro ma sempre rimanendo sulla linea dello scentifico e del naturalistico molto suggestivo. La canzone è interpretata con il coro ed è davvero un'emozione riascoltarla dal vivo. Mouth Cradle: un altro classico ripescato ora dall'album Medùlla. In questo caso Bjork ha sfruttato a pieno e saggiamente la potenza delle 25 voci delle coriste attorno a lei interpretando in modo eccellente il brano... mancavano i rantoli di Tagaq ma il brano rendeva al meglio anche senza di lei... del brano originale sono state recuperate solo le linee di basso di Razel e i campionamenti di Bjork ovviamente. Sugli schermi continua il viaggio. Isobel: il coro va salendo aprendo il brano, Delago alla batteria fa scintille. Bjork sprigiona il meglio di sè con una voce carica e piena. Vedere i suoi occhi puntare i miei e gesticolare verso di me è un'emozione indescrivibile. Saltellando sul palco resta un'eterna bambina su tacco 15. Pubblico in delirio . Virus: ecco il brano a mio parere più bello in assoluto. Delago passa agli Hang, il gameleste magicamente prende a suonare e a schermo compaiono una cellula grande al centro e delle cellule più piccole tutte attorno... i nuclei delle cellule più piccole attorno si trasformano in piccole bocche a far da coro al lento morire della cellula centrale attaccata dal virus. Con un'esplosione di bassi pazzesca si innesca quello che è il reale processo della moltiplicazione dei virus: Bjork riesce per l'ennesima volta a farmi piangere...Jòga: a schermo il video della canzone e non sto nemmeno a dirvi l'interpretazione... ottima, pulita perfetta. Sacrifice: un omino gracilino si avvicina all'imponente Sharpsichord e girando una manovella gli da la carica e inizia a sentirsi un loop... si piega in basso e lo strumento inizia a ripetere lo stesso loop al contrario... il brano è bello ma è da capire nel testo... il suono dello sharpsichord è molto strano ma bello da ascoltare e da vedere. I versi finali son quelli che più restano impressi... "your generosity will show in the volume of her glow" Sonnets/Unrealities: il brano interamente rivolto verso il nostro lato... e io sono morto...Where is the line: questa volta il brano rivolto verso l'area vip alla nostra destra... le coriste tutte attorno a Bjork, Manu Delago alla batteria. Brano che dal vivo sprigiona una potenza unica... e la voce di Bjork dopo un'ora e mezza non fa una piega.Mutual Core: ecco un altro brano degno di nota...iniziano pian piano ad oscillare i pendoli raggiungendo altezze paurose senza emettere suono, a schermo si vede una terra primitiva. Le coriste iniziano con un crescendo alzandosi in piedi... per poi ripiegarsi e rifare lo stesso una seconda volta... beats potentissimi... e di nuovo il silenzio e l'organo che riprende a suonare... nel video si vedono le faglie raffreddarsi in superficie mentre sotto continua il movimento. Il beat finale ricorda il loop di where is the line versione greatest hits tour. Ed è l'ora del prossimo singolo.Cosmogony, singolo madre delle App di Biophilia. Bassi potentissimi battono in modo incessante. Le coriste tutte in cerchio interpretano un crescendo circolare detto anche Scala di Shepard dall'effetto ipnotico, l'organo interrompe il crescendo, i bassi scandiscono il brano e l'organo a sostituire quelle che erano le trombe in Solar System. Bjork inizia a cantare seguendo il ritmo... brano corposo potente e anche questo da pelle d'oca...Solstice: Bjork al centro con un ipad e i pendoli come per incanto iniziano ad emettere suono, i plettri iniziano a scontrarsi con le corde poste a cerchio sull'estremità, Bjork si muove a tempo trovando l'attacco giusto per entrare nel loop interpretando un brano da vocalizzi altissimi potenti e carichi... Bjork ringrazia e abbandona la scena mentre il pubblico la incita a tornare per l'encore... Ecco entrare in scena Manu Delago seguito da Björk. Manu prende i suoi Hang ed inizia a picchiettare con le dita emettendo un loop conosciuto ai più...One day: Bjork le si siede davanti, si toglie le scarpe, le mette da un lato e inizia a cantare... il pubblico in silenzio, interpretazione Hang Voce stupenda... La consapevolezza che tutto sta per terminare mi assale... rientrano tutti in scena... Bjork fa i suoi ringraziamenti precisando che quella è l'ultima data a Manchester... pubblico in delirio... lei incita tutti appunto per questo a muoversi e a ballare... iniziano le note di Hyperballad: tutto il pubblico in coro la segue. il concerto va a concludersi con un mare di luci e una Bjork impazzita con la parrucca al limite del distacco con Pluto: il delirio! Un concerto memorabile... sugli schermi vanno in onda le immagini di quello che sarà l'app di Cosmogony ovvero la galassia che si può anche già vedere su Bjork.com. Si ringrazia tutto il team di www.bjork.it
Valerio Pennese