Quando Madonna mi ha detto SPOSTATI!!!


Sono passati due anni, ma lo ricordo con la nitidezza delle cose belle, imprevedibili e impensabili.
Per me, ragazzino Anni 80 cresciuto a pane e Madonna, essere invitato da Dolce e Gabbana a una festa con lei è stato proprio il massimo del Pop. Ed è un jolly che calo nei momenti in difficoltà. Quando a una serata dico subito che “sono andato alla festa con Madonna” capisco di essere a disagio. E’ il modo più facile di chiedere attenzione e ottenere approvazione, perché di colpo il tuo status sale e tutti ti guardano come dire: apperò. E allora incalzo con: eravamo in 120. Eravamo al Gold. Ha ballato con noi. L’ho toccata e mi ha toccato credo 3 volte. Toccato nel senso di toc toc.
Vedere Madonna che è viva e respira fa davvero effetto. I media ci hanno talmente ubriacato di lei, che poi quando la vedi quasi non ci credi che esista veramente. E’ come se un giorno ti trovassi in una stanza con l’Uomo Ragno.
Ricordo che ero fissato di capire quanto era alta. E a me, forse per l’emozione, sicuramente per i tacchi, parve quasi alta. E bellissima. Conservata da dio, solo i pumìn un pelo gunfi, ma perfetta. Con quel sorriso unico, con la righetta tra i due incisivi, che è secondo me una delle cose più sexy che possano capitare a una bocca.
Solo Daniel Radcliffe – Harry Potter – che ho intervistato su questo Vanity, mi ha fatto (quasi) lo stesso effetto quando l’ho incontrato (mi sono emozionato quando ho letto Luca Bianchini di fianco a foto di Annie Leibovitz!!!).Un maghetto vagamente malinconico, ma buono come il pane e solo come un calzino nella lavatrice. E a proposito di calzini, è stato proprio un calzino a rivelarmi che avrei davvero incontrato Madonna, la sera esatta di due anni fa. Io uso quasi solo calzini H&M con i nomi della settimana ricamati sopra (purtroppo ora sono fuori produzione, li fanno con il bordino colorato per risparmiare: peccato). E ogni giorno, per gioco, pesco il paio di calze sperando di trovare la calza esatta: Friday il venerdì, Sunday la domenica. Quella è stata l’unica volta in cui, di martedì, ho trovato Tuesday. E ho capito che la Ciccone mi sarebbe apparsa sul serio.
E’ arrivata all’1.40 di notte ed è andata via alle 3.45.
Era attesa alle 24.
Ero lì dalle 22.45.
Ma alla fine ce l’ho fatta: sono stato anche paparazzato dietro di lei, un po’ sfocato, con un bicchiere di champagne in mano (io, lei ha bevuto solo mojito molto zuccherati). La foto, un po’ ridicola, campeggia incorniciata nel mio salotto.
Per quanto mi fossi preparato diverse varianti di “Nice to meet you”, l’unica volta in cui Madonna si è rivolta verso di me l’ha fatto per dire “Ehi, spostati!”. Capite? Ha “imposto” le mani sul mio petto per dire “FATTI PIU’ IN LA’’”!!! Era il suo momento, doveva ballare, e il cerchio felice che le si era fatto intorno cominciava a essere stretto. Io ero in prima fila (grazie ai miei calzini) e sono stato uno dei cosiddetti “fortunati” toccati da lei. Pur essendoci molti gay, nessuno a quella festa si è accorto di Jesus Luz. E questa forse, era la vera notizia da dare.