A Dangerous Method, trailer italiano e pressbook


Il prossimo 30 settembre arriverà nei cinema italiani il nuovo film di David Cronenberg, A Dangerous Method con Keira Knightley, Viggo Mortensen, Michael Fassbender e Vincent Cassel. Il film verrà presentato il 2 settembre 2011 in concorso alla 68. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Di seguito la trama: Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, Zurigo e Vienna sono lo scenario di una torbida storia di avvincenti scoperte in nuovi territori della sessualità e dell’intelletto. Ispirato a fatti realmente accaduti, A DANGEROUS METHOD getta lo sguardo sulla turbolenta relazione fra il giovane psichiatra Carl Gustav Jung, il suo mentore Sigmund Freud e Sabina Spielrein, la bella e tormentata giovane donna che viene a interporsi tra loro. Nell’intreccio è coinvolto anche Otto Gross, un paziente incline alla depravazione e determinato a spingersi ben oltre i confini della morale comune. In questa esplorazione della sensualità, l’ambizione e l’inganno preparano la scena per il momento cruciale in cui Jung, Freud e Sabina si incontrano e si separano, cambiando per sempre il corso del pensiero moderno. In calce alla notizia potete trovare il trailer italiano, la locandina, alcune immagini e dopo il contenuto del pressbook.
BIM presenta A Dangerous Method un film di David Cronenberg
Jeremy Thomas presenta una co-produzione tra Lago Film, Prospero Pictures e Recorded Picture Company In associazione con Millbrook Pictures. Un Film di David Cronenberg. A DANGEROUS METHOD: Diretto da David Cronenberg; Prodotto da Jeremy Thomas; Co-prodotto da Marco Mehlitz e Martin Katz; Sceneggiatura di
Christopher Hampton; Tratto dal testo teatrale ‘The Talking Cure' di Christopher Hampton; Ispirato al libro ‘A Most Dangerous Method' di John Kerr; Produttori Esecutivi: Thomas Sterchi, Matthias Zimmerman, Karl Spoerri, Stephan Mallmann, Peter Watson, Keira Knightley, Viggo Mortensen, Michael Fassbender e Vincent Cassel; Direttore della Fotografia: Peter Suschitzky, ASC; Scenografie: James McAteer; Montaggio: Ronald Sanders, CCE, ACE; Costumi: Denise Cronenberg; Musica composta e adattata da Howard Shore; Casting di Deirdre Bowen
A DANGEROUS METHOD
Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, Zurigo e Vienna sono lo scenario di una torbida storia di avvincenti scoperte in nuovi territori della sessualità e dell'intelletto. Ispirato a fatti realmente accaduti, A DANGEROUS METHOD getta lo sguardo sulla turbolenta relazione fra il giovane psichiatra Carl Gustav Jung, il suo mentore Sigmund Freud e Sabina Spielrein, la bella e tormentata giovane donna che viene a interporsi tra loro. Nell'intreccio è coinvolto anche Otto Gross, un paziente incline alla depravazione e determinato a spingersi ben oltre i confini della morale comune. In questa esplorazione della sensualità, l'ambizione e l'inganno preparano la scena per il momento cruciale in cui Jung, Freud e Sabina si incontrano e si separano, cambiando per sempre il corso del pensiero moderno. A DANGEROUS METHOD è diretto da David Cronenberg (La promessa dell'assassino, A History of Violence, Crash) su una sceneggiatura di Christopher Hampton (Espiazione, Le relazioni pericolose), vincitore di un premio Oscar, che ha adattato per lo schermo il suo testo teatrale The Talking Cure.
Keira Knightley (Non lasciarmi, Espiazione, Orgoglio e pregiudizio), già candidata al premio Oscar, interpreta Sabina Spielrein a fianco dell'astro nascente Michael Fassbender (Inglourious Basterds, Fish Tank, Hunger e i film in uscita: Jane Eyre, X-Men: L'inizio e Prometheus) nei panni di Carl Gustav Jung, mentre Viggo Mortensen (La promessa dell'assassino, A History of Violence, la trilogia del Signore degli anelli), anche lui già candidato ad un premio Oscar, è Sigmund Freud. Vincent Cassel (Black Swan, Nemico pubblico N°1) interpreta Otto Gross, e l' esordiente Sarah Gadon, canadese, interpreta la moglie di Jung, Emma.
A DANGEROUS METHOD riunisce Cronenberg con il produttore premio Oscar Jeremy Thomas dopo la loro collaborazione su Crash e Il pasto nudo. Il film rimette insieme il team di artisti con cui Cronemberg ha una lunga storia di collaborazioni, su titoli come A History of Violence, La promessa dell'assassino e eXistenZ. Fra questi: il compositore Howard Shore (La trilogia del Signore degli anelli ), vincitore di tre premi Oscar, il direttore della fotografia Peter Suschitzky (Star Wars: Episodio V), lo scenografo James McAteer, la costumista Denise Cronenberg (L'incredibile Hulk), il truccatore Stephan Dupuis (La mosca), vincitore di un premio Oscar, e il montatore Ronald Sanders (Coraline). A DANGEROUS METHOD è una co-produzione tra la Recorded Picture Company di Londra, la Lago Film (Berlin) e Prospero Pictures ( Toronto) in collaborazione con Millbrook Pictures (Zurigo). HanWay Films si occupa delle vendite internazionali.
A DANGEROUS METHOD Sinossi
Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, le vibranti città di Zurigo e Vienna sono lo scenario di una torbida storia di avvincenti scoperte in nuovi territori della sessualità e dell'intelletto. Zurigo, 1904. Lo psichiatra ventinovenne Carl Gustav Jung è all'inizio della sua carriera, e vive con sua moglie Emma, incinta, presso l'ospedale Burgholzli. Ispirandosi al lavoro di Sigmund Freud, Jung decide di tentare sulla paziente diciottenne Sabina Spielrein il trattamento sperimentale di Freud noto come psicanalisi o "terapia delle parole". Sabina è una ragazza russa di cultura elevata, che parla fluentemente il tedesco: le è stata diagnosticata una grave isteria e ha fama di essere pericolosamente aggressiva. Nei colloqui con Jung rivela un'infanzia segnata da umiliazioni e maltrattamenti da parte del padre, un uomo autoritario e violento. La terapia psicanalitica porta alla luce una inquietante componente sessuale del disturbo di Sabina, che conferma le teorie di Freud sul rapporto fra sessualità e disordini di carattere emotivo. Grazie alla corrispondenza sul caso Spielrein, Jung forgia un rapporto di amicizia con Freud, e il loro primo incontro sarà un vero e proprio tour de force intellettuale. Mentre va approfondendosi la relazione tra Jung e Freud, che vede nel giovane collega il suo erede intellettuale, si ispessisce anche quella fra Jung e Sabina, che, nonostante la malattia, rivela una mente brillante. Il suo trattamento ha successo e Sabina intraprende la carriera di psichiatra su incoraggiamento di Jung. Freud chiede a Jung di prendere in cura un collega psichiatra, Otto Gross, che descrive come tossicodipendente e convinto sostenitore della più spregiudicata amoralità. Jung è intrigato dagli abili e provocatori argomenti di Gross contro la monogamia. Sotto l'influenza di Gross, Jung mette da parte il rigore etico e si abbandona ai suoi sentimenti verso Sabina. I due avviano una relazione sessuale violando i confini del rapporto medico/paziente. Freud e Jung cominciano a dividersi a causa del conflitto sempre più aspro fra le loro teorie sulla psiche. Jung contesta la rigida aderenza di Freud alle proprie teorie sulla sessualità, mentre il crescente interesse di Jung per il misticismo minaccia ulteriormente il loro sodalizio. Compiono insieme un viaggio in America, che Jung vede come una grossa opportunità, mentre Freud è molto diffidente. Torturato dal senso di colpa oltre che dagli scrupoli per la sua professione, Jung rompe con Sabina. Sabina lo aggredisce nel suo studio, ferendolo al viso, poi fugge a Ginevra per diventare paziente di Freud. Nel disperato tentativo di conservare la propria integrità professionale, Jung nega la relazione in una lettera a Freud, ma finisce così per perdere credibilità agli occhi del suo mentore. Il sotterfugio danneggia anche la credibilità di Sabina. Dopo un'ultima notte trascorsa insieme Jung e Sabina arrivano ad una riconciliazione. Questa volta è Sabina a decidere che ha bisogno della propria libertà. Nel separarsi da Jung, Freud non può fare a meno di confrontarsi con la propria mortalità. Vede in Sabina una potenziale terapeuta, e le passa alcuni dei suoi pazienti. Man mano che Sabina va affermandosi professionalmente, il suo legame con Jung si allenta. Ci ritroviamo nel 1934, quando Sabina, ormai sposata e incinta, fa visita a Jung e scopre che il matrimonio di lui è sopravvissuto alla loro relazione e che lui ha ora una nuova amante. Con l'approssimarsi della Seconda Guerra Mondiale Jung non è più il giovane uomo pieno di ottimismo che abbiamo incontrato all'inizio. Ha imparato molto, ma nel far questo ha anche danneggiato profondamente le persone che lo circondavano e se stesso. Il rapporto fra Sabina e Jung si chiude con una nota dolceamara.
DALLA SCENA ALLO SCHERMO
A DANGEROUS METHOD ha visto la luce come sceneggiatura alla metà degli anni novanta. Lo sceneggiatore premio Oscar Christopher Hampton ha sempre nutrito un profondo interesse nei confronti della psicanalisi, e si è documentato a lungo sulla relazione tra Jung, Freud e Sabina, visitando anche l'ospedale Burghölzli di Zurigo, dove ha letto le cartelle cliniche relative al caso Spielrein. Queste figure di alto profilo intellettuale hanno affascinato Hampton, come lui stesso spiega: "Erano pionieri, e la psicanalisi era un'idea rivoluzionaria. Ha scoperto tanti scheletri nell'armadio e rivelato molti tabù. Alla fine del diciannovesimo secolo hanno visto la luce grandi correnti di nuove idee che hanno dato vita ad una concezione completamente nuova della società." Hampton ha sviluppato il materiale traendone un testo teatrale intitolato The Talking Cure ( "La terapia delle parole") che è andato in scena con successo al National Theatre di Londra con Ralph Fiennes nel ruolo di Jung. Alcuni anni dopo, il celebre regista David Cronenberg ha chiesto a Hampton di trarre dal testo teatrale la sceneggiatura per un film. Come spiega Cronenberg "Sapevo che il testo teatrale conteneva una grande ricchezza di spunti per lo schermo. Questa storia di passioni dilanianti all'ombra di quell'evento immane che è stata la Prima Guerra Mondiale, permetteva di scandagliare a fondo due intense relazioni inestricabilmente intrecciate fra di loro. Il fatto che i protagonisti fossero personaggi di grande spessore realmente esistiti, e che il triangolo fra Jung, Freud e Sabina abbia di fatto dato vita alla moderna psicanalisi, rendeva il tutto ancora più intrigante."
Hampton ha cominciato a sviluppare la sceneggiatura intrecciando fatti storici e citazioni dagli scritti dei protagonisti per comporre la storia drammatica di un avvincente dibattito di idee. Cronenberg ha sottoposto il progetto al suo amico Jeremy Thomas (il produttore indipendente vincitore di un premio Oscar) che è rinomato per il suo lavoro con autori di grande originalità e che aveva già collaborato con Cronenberg per i film Crash e Il pasto nudo, entrambi acclamati dalla critica e pluripremiati. Da parte di Thomas l'interesse è stato immediato. Come lui stesso spiega "L' accoppiata tra un regista come Cronenberg e un grande drammaturgo e sceneggiatore come Christopher Hampton era un'occasione troppo rara e eccitante perché io potessi perderla. L'opportunità di lavorare di nuovo con David su un progetto di questo spessore, sembrava sposarsi naturalmente con lo scontro di idee da portare sullo schermo. Nel dialogo c'è una grande quantità di duelli verbali che, ho pensato, sarebbero risultati molto avvincenti se recitati da grandi attori e avrebbero avuto un impatto forte sul pubblico se diretti da un regista meraviglioso, con una magnifica colonna sonora." Per Hampton, l'opportunità di lavorare con Cronenberg, un autore che ha sempre ammirato, rappresentava un'attrattiva irresistibile: "Penso che David riesca a combinare, in modo davvero unico, una oggettività estremamente fredda e un coinvolgimento emotivo decisamente violento. Una combinazione veramente originale che si adatta perfettamente a questa storia, perché è la storia di persone che, cercando di operare sul piano delle regole della civiltà e di ricondurre i propri pazienti all'interno della "norma", finiscono per rendersi conto che una norma non c'è e che loro stessi, come tutti noi sotto certi aspetti, vivono a contatto con una dimensione istintuale selvaggia e non possono far altro che cercare di gestire queste contraddizioni nel miglior modo umanamente possibile. David è il regista ideale per abbracciare queste contraddizioni e dar loro un senso." Da parte sua, Cronenberg era affascinato dall'idea di dirigere un film su tre personaggi storici così carismatici, Sabina inclusa; una figura relativamente sconosciuta che ha fortemente influenzato Jung e Freud sul piano professionale. Come lui stesso spiega "Sabina ha dato un grosso contributo alle teorie di entrambi, cosa che nessuno sapeva prima che fosse scoperto il suo epistolario con Freud e Jung. In queste lettere l'articolazione del pensiero, le teorizzazioni e i ragionamenti apparentemente astratti tradivano, in realtà, tutta la loro passione. Si tratta di personalità veramente affascinanti e di una storia meravigliosa." E Thomas, rinomato per la selettività delle sue scelte produttive, ha capito subito che doveva assolutamente portare sullo schermo questa storia poco nota, "Mi hanno sempre attirato le storie insolite che hanno a che fare con comportamenti estremi. Al centro di A DANGEROUS METHOD c'è una storia affascinante che mette in evidenza come possa finire preda delle emozioni più istintive anche chi capisce la psiche umana meglio di chiunque altro. Amore, passione erotica, ambizione, inganno, crolli emotivi, rotture laceranti e sogni apocalittici creano il terreno per il momento cruciale in cui Jung, Freud e Sabine si incontrano e si dividono, cambiando per sempre il volto del pensiero moderno. Queste dinamiche intime, sullo sfondo del più vasto respiro della Storia, sono ciò che rende irresistibile per me questo film."
JUNG, FREUD E SABINA SULLO SCHERMO
Quando si è trattato di scegliere gli attori per impersonare queste figure storiche, che si trovavano tutte in momenti chiave delle proprie esistenze, all'epoca in cui si svolge la vicenda, è stato chiaro che la scelta del cast sarebbe stata cruciale. Come dice Thomas, "Questa è una esplorazione della mente umana attraverso personaggi che sono giovani. Jung ha trent'anni, Freud cinquanta, Sabina poco più di venti e Gross poco più di trenta. Michael Fassbender, Viggo Mortensen, Keira Knightley e Vincent Cassel erano tutti attori che David desiderava fortemente per questi ruoli e io ho pensato che fossero scelte magnifiche". Sabina Spielrein è stata una delle prime psicanaliste donne, un pioniere nel suo campo specialistico, quello della psicologia infantile. Eppure viene a stento ricordata nella storia della psicanalisi, nonostante il fatto che nel 1912 abbia presentato alla Società Psicanalitica la sua teoria secondo cui l'istinto sessuale contiene insieme una componente distruttiva e una componente dinamica che tende alla trasformazione. Questa dissertazione del 1912 prova inconfutabilmente che Sabina ha influenzato fortemente sia il pensiero di Jung sia quello di Freud: dall'idea di Jung secondo cui gli archetipi del femminile sono presenti nell'uomo e gli archetipi del maschile sono presenti nella donna (principio di trasformazione), fino alla teoria freudiana della libido e dell' istinto di morte. Freud ha riconosciuto successivamente che è stata Sabina a condurlo su questa linea di pensiero, mentre Jung, forse a causa della natura della loro relazione, non ha mai ammesso pubblicamente il suo debito intellettuale nei confronti di Sabina. Solo grazie alla scoperta delle cartelle cliniche di Sabina, del suo diario personale e della corrispondenza con Jung e Freud, ora pubblicata, è apparsa chiara la sua influenza sulle idee di entrambi.
Cronenberg spiega che cosa l'ha spinto a portare sullo schermo questi complessi personaggi realmente vissuti: "Con A DANGEROUS METHOD ho cercato di fare un film elegante che parlasse di abissi emozionali, ma non perdesse la capacità di sedurre lo spettatore. Mi hanno stimolato alcuni insoliti dettagli intimi della vicenda, che sono illuminanti per comprendere i tre protagonisti, e che restituiscono il senso di un viluppo di legami intellettuali e carnali capaci al tempo stesso di intrappolare e liberare le loro coscienze. Era un strano mènage à trois, non che Sabina abbia avuto alcuna relazione sessuale con Freud, ma comunque c'è stato amore in ogni parte del triangolo, anche tra Freud e Jung; c'era grande affetto e amicizia fra loro.
Michael Fassbender - Carl Gustav Jung
Michael Fassbender, giovane attore versatile e richiestissimo, è stato scelto per interpretare Carl Gustav Jung, un personaggio che ha affrontato con passione, essendo rimasto affascinato da questo episodio relativamente sconosciuto delle vite di Freud e Jung. Come spiega, la sua sensazione è che Sabina abbia davvero influenzato il lavoro dei due, "Stando alle informazioni raccolte da Christopher Hampton, ha avuto una certa influenza sull'idea junghiana della distinzione fra personalità introverse e estroverse, e non credo che abbia ricevuto il giusto credito per le sue scoperte. Si era creata una interessante dinamica fra loro tre, e Sabina ha fatto emergere una profonda frattura latente fra i due uomini. Ma Sabina voleva anche con tutta se stessa che i due continuassero a collaborare, perché si rendeva conto che la psicologia avrebbe rischiato di tornare indietro di cent'anni se Freud e Jung avessero smesso di lavorare fianco a fianco. Quello che rende interessante A DANGEROUS METHOD è che si tratta di un episodio poco noto della vita di questi tre personaggi famosi, con un paio di colpi i scena niente male." A Fassbender piaceva molto l'idea di lavorare con Cronenberg su una sceneggiatura di Hampton. Man mano che la storia si sviluppa, il pubblico può riconoscersi nella dinamica dei rapporti fra il lungimirante personaggio di Fassbender e il suo mentore Freud, sua moglie Emma, i suoi pazienti Sabina e Otto Gross, che lo incoraggiano a varcare i confini della morale comune. Come dice Fassbender: "il clima delle scene è facilmente accessibile perché uno vede che si tratta solo di esseri umani, che commettono l'uno verso l'altro gli stessi errori in cui tutti noi cadiamo. Hanno gli stessi appetiti e le stesse gelosie. La posta in gioco fra questi personaggi è molto alta. Erano persone brillanti, ma questo comporta anche che avessero un grosso ego. Questo mi sembra interessante: come reagiscono gli esseri umani quando vengono messi con le spalle al muro, e come si comportano con le persone che li circondano, qualche volta con le persone più care."
Kiera Knightley - Sabina Spielrein
Il ruolo centrale di Sabina Spielrein è stato offerto a Keira Knightley, attrice già candidata all' Oscar, al Golden Globe e ai BAFTA. Dopo aver letto la sceneggiatura, l'attrice ha immediatamente raccolto con entusiasmo la sfida di approfondire il mondo della psicanalisi, attraverso ricerche e letture sull'argomento, incontri con vari psicanalisti e un' accurata documentazione sulla vita e sull'opera di Sabina. L'opportunità di far parte di A DANGEROUS METHOD ha davvero catturato la sua immaginazione: "Quello che mi affascina di questa storia è che racconta le origini della psicanalisi. E' parte così integrante della nostra cultura, che noi ormai usiamo quotidianamente parole come "ego" o "complesso", senza nemmeno pensare alla loro origine. Mentre allora erano proprio gli albori e si stava scoprendo un modo tutto nuovo di curare le persone." La Sabina che incontriamo all'inizio, isterica e disturbata, si allontana molto dai personaggi finora interpretati da Keira Knightley, che ha affrontato con entusiasmo la sfida e si è immersa totalmente nel ruolo di questa donna straordinaria che ha influenzato due dei pensatori più influenti del ventesimo secolo. Keira ha colto subito, dalla sceneggiatura di Hampton, come Jung sia stato attratto da Sabina fin dalla loro prima seduta in una stanza spoglia dove lui siede alle sue spalle e comincia a sperimentare il metodo freudiano della ‘terapia delle parole'. Come spiega Keira: "Sabina ha gravi disturbi mentali quando arriva in ospedale, ma io credo che la cosa che colpisce Jung è la grande intelligenza di lei, la sua apertura e il suo coraggio. Jung aveva letto molto su Freud e su questa forma di psicanalisi, come la chiamiamo ora, e comincia ad usare lei come una sorta di cartina tornasole per verificare l'efficacia di questa ‘terapia delle parole'. Lei è molto ricettiva e credo che la sua sincerità, intelligenza e forza, e anche il fatto che sia bella, lo intrighino e lo sconvolgano."
Il primo incontro fra Jung e Sabina è l'inizio di un cammino che affronteranno insieme attraverso la psicanalisi. Come dice Fassbender: "Man mano che la loro relazione si approfondisce e lui esplora questa nuova tecnica e lei cerca di risolvere i suoi problemi personali e mentali, i due si ritrovano ad affrontare un percorso fianco a fianco, e insieme diventano quasi come due colleghi. Si crea un profondo rispetto reciproco, nella versione della storia che Christopher ha scritto."
Viggo Mortensen - Sigmund Freud
Viggo Mortensen, che è stato candidato all' Oscar, ai Golden Globe, ai premi dello Screen Actors Guild e ai BAFTA per la sua performance in La promessa dell'assassino di Cronenberg, ha colto con entusiamo l'opportunità di collaborare con il regista per la terza volta e di interpretare il ruolo di Sigmund Freud, vera e propria icona del pensiero moderno. Mortensen si è completamente immerso nello studio di Freud affrontando il ruolo con il meticoloso livello di approfondimento per cui è rinomato, visitando l'abitazione in cui è nato Freud, le sue case di Vienna e Londra, il Burghölzli, e studiando foto e materiale filmato per assumere il suo aspetto e i suoi modi di fare; è riuscito perfino a individuare la marca di sigari che Freud fumava. Lo studio che Mortensen ha fatto di Freud non trascura il suo modo di vestire e il suo senso dell'umorismo. Come spiega, "Freud ha continuato a vestirsi nello stesso modo per decenni, un modo tipicamente ottocentesco. Scriveva in Tedesco nello stile in cui si scriveva nel settecento e nell'ottocento e ha continuato a farlo per tutta la vita. C'è un certo formalismo nella sua scrittura e nel suo modo di presentarsi. Nelle sue lettere a Jung il livello intellettuale del discorso è sempre molto alto, ma nella conversazione diretta i suoi modi erano molto più affabili e spiritosi. E tutto questo è bello da recitare. Jung è un uomo molto intelligente, ma molto diverso da Freud." Secondo la sua scuola di pensiero, Freud riteneva che fosse importante comunicare ai pazienti la verità sulla loro condizione perché poi fossero loro a scegliere come rapportarvisi. Jung, al contrario, riteneva che fosse importante spiegare alle persone il processo attraverso cui sono diventate quello che sono, ma anche aiutarle sulla via del cambiamento. Fassbender si diffonde su alcune delle differenze fra i due uomini, "Jung era più aperto ad esperienze nuove. Per esempio è stato influenzato dall'astrologia e dall'idea di entrare in comunicazione con gli spiriti, mentre Freud era molto fermo su una sola forma di psicologia: l'idea che tutte le nevrosi hanno un'origine essenzialmente sessuale. Io credo che Jung non fosse del tutto d'accordo con questa ipotesi, che non la ritenesse così esclusiva." Secondo Mortensen la sostanziale differenza tra i metodi di Freud e quelli di Jung sta nel fatto che Freud voleva che il paziente capisse il proprio problema, e non voleva offrirgli una potenziale soluzione. Spiega: "Freud in sostanza diceva: "non dobbiamo necessariamente curare le persone. Non può essere questo l'obiettivo. L'obiettivo è ascoltare e capire, per aiutare loro a capire perché fanno certe cose, perché provano certe cose, perché le cose stanno come stanno, e aiutarli così ad accettare la situazione." Sono proprio le differenze di età, di approccio e di punto di vista che Cronenberg ha trovato affascinanti. "Quello che mi interessava era vedere Jung ventinovenne a confronto con un Freud cinquantenne e all'apice della sua carriera e della sua forza intellettuale. Un'epoca in cui non sono ancora i personaggi che tutti conosciamo perché stanno ancora elaborando le loro teorie e finiscono per stringere un legame mentore-discepolo. Jung pensava a Freud come a una figura paterna, e in questi termini gli si rivolge più volte nelle lettere."
Otto Gross - Vincent Cassel
Il cruciale ruolo di Otto Gross è stato offerto al prolifico e pluripremiato attore Vincent Cassel, che aveva già interpretato La promessa dell'assassino per Cronenberg a fianco di Viggo Mortensen e ha colto al volo l'occasione di lavorare di nuovo con loro. Per Cassel, ciò rappresentava la possibilità di interpretare uno psichiatra con un approccio alla professione molto diverso da quello di Freud e Jung. Gross riteneva che si dovesse fare piena esperienza della vita per poterne parlare nell'ambito della professione di psichiatra, e ha vissuto la sua vita coerentemente con questo principio. Gross era all'avanguardia per il suo modo di pensare, di fare e di vestirsi, che risultava inaccettabile per la sua epoca. Tutto questo ha rappresentato una grossa attrattiva per Cassel. Come spiega: "Otto Gross è veramente disturbato. Fa uso di droghe e ha una serie disordinata di relazioni con molte donne e con minorenni. C'è una frase che riassume perfettamente la natura del mio personaggio: ‘Non reprimere mai nulla'. Per cui lui segue totalmente i suoi istinti. Questo fa di lui, immagino, una specie di nichilista."
Gross incontra Jung nel momento in cui Jung sta cominciando ad avanzare dubbi sui metodi di Freud, e a interrogarsi sulle emozioni e il desiderio sessuale che Sabina suscita in lui. In un certo senso Gross è il catalizzatore della relazione sessuale tra Jung e Sabina, perché è grazie alle conversazioni con lui che Jung comincia a prendere seriamente in considerazione la questione dei confini personali e professionali e decide di violare la sua relazione medico-paziente con Sabina. Gross suggerisce a Jung l'ipotesi che lui desideri ma al tempo stesso tema una relazione sessuale con Sabina. Come dice Cassel: "Otto Gross era estremamente seduttivo e anche molto brillante, coraggioso e spregiudicato nel mettere in atto le sue teorie. Io penso che quando Jung gli parla nelle scene che si vedono nel film, sta sostanzialmente cercando la sua approvazione e Otto Gross gli dice quello che lui vuole sentirsi dire. Se si decontestualizza la situazione e la si astrae dall'ambiente psichiatrico, si tratta infondo di un momento di confidenza maschile in cui io gli dò dei consigli su come si deve comportare con questa ragazza. Solo che lui è un medico, lei è malata, io sono un medico e sono pure malato. Il che rende il tutto una miscela esplosiva." Le attenzioni che Jung rivolge a Sabina, e la relazione sessuale che intraprendono, accendono in lei sentimenti fortissimi. Keira Knightley li interpreta così: "Io credo che all'epoca, essere una donna, essere russa e anche aver attraversato questa terribile malattia, siano tutte cose che le hanno creato una condizione di isolamento. Io sono convinta che lei vedesse Jung come il suo salvatore, come il suo liberatore. Immagino che si trattasse di una relazione piuttosto distruttiva, considerando il disturbo sessuale di lei che la portava a passare da un oggetto di desiderio all'altro, perché è in questa modalità di comportamento che lei è rimasta intrappolata, e immagino che se ha proiettato su di lui questo particolare ‘complesso', ne sia risultata una relazione con forti componenti masochistiche."
Sarah Gadon - Emma Jung
L'attrice canadese Sarah Gadon è stata scelta per interpretare il ruolo di Emma, la fedele moglie di Jung. Gadon è rimasta intrigata dalla passione che attraversa tutto il copione, dai personaggi e dalle loro complesse relazioni, sia personali che professionali. Come spiega, la posizione che Emma occupava in società e il suo senso di responsabilità come moglie e madre, hanno fatto sì che lei sostenesse sempre, indefettibilmente, il marito: "Incontriamo Carl e Emma poco dopo l'inizio del loro matrimonio prima che lei dia alla luce il loro primo figlio, ed è veramente interessante perché si ha l'opportunità di vedere tutto l'arco del loro problemi coniugali quando Carl avvia la sua relazione con Sabina. Io credo che Emma abbia molte aspettative rispetto al suo matrimonio, in senso positivo, ma, man mano che la storia procede si vede come stia lottando con il suo senso del dovere. Io credo che il suo ruolo nella vita di Jung sia stato importante non solo perché ha tenuto insieme la famiglia ma anche perché era un importante sostegno per lui. Senza il suo sostegno Jung non avrebbe potuto fare tutto il lavoro che ha fatto."
Le donne di quell'epoca, come Sabina e Emma, sono meno note proprio perché erano donne e non uomini, e raramente erano incoraggiate ad avere una vita fuori dalla sfera domestica. Proprio per questo l'influenza di Sabina sul mondo della psicanalisi e di conseguenza sul pensiero contemporaneo è ancora più notevole. Come dice Jeremy Thomas: "Non c'è ancora stato un grande film sulla straordinaria influenza di Freud e Jung sulla psicanalisi del ventesimo secolo e A DANGEROUS METHOD è proprio questo, incentrato com'è sulla loro relazione professionale attraverso il racconto di Sabina Spielrein, la donna che si è interposta fra loro."
Note:
Otto Gross è morto di fame a Berlino nel 1919.
Sigmund Freud ha lasciato Vienna dopo l'invasione nazista ed è morto di cancro a Londra nel 1939.
Sabina Spielrein è tornata in Russia e ha formato un gran numero dei più eminenti psicanalisti della neonata Unione Sovietica prima di tornare infine a praticare la professione medica nella nativa Rostov sul Don. Nel 1941, quando era ormai vedova, lei e le sue due figlie furono catturate dalle forze d'ccupazione naziste, condotte nella locale sinagoga e uccise.
Carl Gustav Jung ha sofferto una lunga crisi depressiva durante la Prima Guerra Mondiale da cui è riemerso per diventare il più eminente psicologo dell'epoca. E' sopravvissuto a sua moglie Emma ed è morto serenamente nel 1961.