Roma, 2 ago. - (Ign) - Barbra Streisand, Stevie Wonder, Paul MacCartney, James Taylor, Celine Dion, Michel Bublé, Aretha Franklin, Andrea Bocelli, Lady Gaga e l'indimenticabile Amy Winehouse. Sono solo alcune delle voci d'oro con cui Tony Bennett ha duettato durante la sua carriera iniziata quando era ancora giovanissimo. Una cosa è certa: lo storico crooner, considerato una vera e propria leggenda non solo nella patria America, la musica ce l'ha nel sangue. Tanto che anche il suo 85esimo compleanno (il 3 agosto) sarà celebrato in note. E ancora una volta nel segno delle 'stelle della musica' internazionale: il nuovo disco, secondo volume del fortunato 'Duets' di 5 anni fa (l'album più venduto nella sua carriera), sarà pubblicato il prossimo 20 settembre.
Dentro una lunga serie di duetti - come già nel primo lavoro - che vedono Tony Bennett re-interpretare famose canzoni in coppia, questa volta, con artisti del calibro di Mariah Carey, Natalie Cole, Sheryl Crow, Aretha Franklin, Josh Groban, Norah Jones. E poi ci sono Andrea Bocelli, Michael Bublé, Lady Gaga. Ed Amy Winehouse nella sua ultima performance discografica prima della sua scomparsa lo scorso 23 luglio. Con lei Bennett canta un classico jazz come 'Body and Soul' ricordandone la 'straordinarietà' della voce durante la registrazione negli studios di Abbey Road a Londra.
"Amy è stata un'artista di immense proporzioni", rammenta il crooner newyorchese dicendosi "onorato di aver avuto l’opportunità di cantare con lei". "Era una musicista straordinaria, dotata di un intuito vocale raro - aggiunge Bennett nel suo ricordo -. Una persona amabile ed intelligente e quando abbiamo registrato insieme 'Body And Soul' ci ha regalato una performance straordinaria, intima ed appassionata".
In coincidenza del suo compleanno, Bennett ha terminato le registrazioni negli studi di New York dei duetti con Aretha Franklin e Lady Gaga, inseriti in 'Duets II'. Con la prima, il leggendario artista si cimenta con il classico di Alan and Marilyn Bergman 'How Do You Keep The Music Playing'. Con Miss Germanotta duetta invece nel brano 'The Lady Is A Tramp' di Richard Rodgers. Tutte le registrazioni sono state filmate dal direttore della fotografia premio Oscar Dion Beebe, faranno parte di un documentario che uscirà insieme al nuovo album album.
Bennett festeggerà ufficialmente il suo compleanno con un concerto che si terrà il prossimo 18 settembre al Metropolitan Opera House di New York. A seguire un evento benefico per la raccolta fondi a favore della Bennett's Exploring the Arts, organizzazione che finanzia e promuove l'insegnamento dell'arte nei cinque quartieri della Grande Mela. Poi sarà la volta del concerto al Staples Centre di Los Angeles (24 settembre) che precederà la tappa di Londra. Qui Bennett si esibirà, per la prima volta in 35 anni, in un unico esclusivo concerto al Palladium.
Tony Bennett, al secolo Anthony Dominick Benedetto, nasce a New York, il 3 agosto 1926. Il suo cognome, cambiato poco prima del 1950 su suggerimento di Bob Hope, non nasconde le origini italiane: suo padre infatti emigrò dalla Calabria inseguendo il sogno americano. Considerato l'ultimo grande crooner statunitense, dopo la scomparsa di Frank Sinatra, Dean Martin e Perry Como, Bennett si è guadagnato più volte lo status di 'leggenda', avendo registrato per ben 7 decenni, pubblicato più di 100 album e vinto 15 Grammy Awards. Si è, inoltre, esibito davanti a tutti i presidenti degli Stati Uniti: Eisenhower, John F Kennedy, Johnson, Carter, Reagan, George Bush Snr, Clinton, George Bush e Obama. E ha anche lavorato e lottato a fianco di Martin Luther King per i diritti civili nel 1965, ricevondo in seguito il Martin Luther King's Salute to Greatness Award.
La sua passione per il canto comincia all'età di 10 anni. Poi arrivano le prime esibizioni in diversi locali di New York dove lavora anche come cameriere. Nel 1949, grazie alla cantante jazz e attrice Pearl Bailey che lo nota, si esibisce al Greenwich Village. E' qui che conosce il comico Bob Hope il quale consiglia all'ancora Anthony Benedetto di cambiare il suo nome. Nel 1950 firma il suo primo contratto con la Columbia Records. Il suo primo successo arriva con 'Because of You' che vende più di un milione di copie. Poi seguono 'Cold', 'Cold Heart' e 'Blue Velvet'. Nel 1952 il suo primo matrimonio con la sua fan, Patricia Beech, dalla quale divorzia nel 1971.
Nel 1955 la svolta musicale nel segno del jazz. Bennett pubblica 'The Beat of My Heart', un lavoro che vede la collaborazione di Herbie Mann e Nat Adderley. Nel 1956 in tv viene trasmesso il 'Tony Bennett Show'. Tra concerti, televisione e impegni nelle cause sociali (nel 2007 le Nazioni Unite l'hanno onorato con l'Humanitarian Award) il crooner nel 1962 incide la canzone che maggiormente lo rappresenta: 'I left my heart in San Francisco'. Un brano che gli fa vincere due Grammy Awards.
Negli anni Settanta da ricordare i due album realizzati in collaborazione con il pianista jazz Bill Evans. Intanto arriva il divorzio e un nuovo matrimonio con l'attrice Sandra Grant (nel 2007 sposerà poi Susan Crow, sua attuale moglie). Ma sul finire del decennio cominciano i veri problemi con la droga: Bennett finisce per rischiare la vita per un'overdose di cocaina. Gli anni Ottanta sono la vera rinascita di Bennett, in tutti i sensi. Musicalmente tornano di moda le canzoni classiche e quindi anche gli interpreti. Nel 1992 pubblica 'Perfectly Frank', l'album in cui canta i più grandi successi di 'The Voice', omaggiato da parte sua anche con la fondazione della Frank Sinatra School of the Arts (nel 2001). Nel 1993 il tributo è nei confronti di Fred Astaire con 'Steppin' Out' con cui vince un altro Grammy.
Nel 1998 pubblica la sua autobiografia 'The Good Life'. Ma tra i libri di Bennett ci sono anche quelli dedicati alla pittura ('Tony Bennett: What My Heart Has Seen' e 'Tony Bennett In the Studio; A Life of Art and Music'), altra passione dell'artista. Famosi i suoi ritratti di Ella Fitzgerald e Duke Ellington esposti nella collezione permanente a Smithsonian.
Gli anni della rinascita sono anche quelli in cui duetta con i più grandi artisti e gruppi del momento, dai Red Hot Chili Peppers a Elvis Costello, da Plácido Domingo a Christina Aguilera, Barbra Streisand a Michel Bublé, considerato, tra l'altro, uno dei suoi eredi. Amato e stimato dalle star musicali di tutto il mondo (recentemente si è lasciato fotografare con Lady Gaga in un bar di New York, scatto finito sulla pagina Twitter di Miss Germanotta) oggi l'omaggio corale per i suoi 85 anni (VIDEO).