"I magnifici set", arriva la guida sul cineturismo

E' nelle librerie la guida sul cineturismo "I magnifici set - i luoghi del grande cinema per organizzare un viaggio senza confini", (Casa editrice Polaris), di Giovanni Todaro. Il testo tratta centinaia di film girati in tutto il mondo, Italia esclusa, illustrandone le location (e presentandole turisticamente) e raccontando gustosi aneddoti sui luoghi e sulle vicissitudini avvenute sui set. Come nel caso di La Mia Africa (1985), con l'eccesso di zelo del regista Sydney Pollack che in Kenya durante una scena in cui un leone doveva attaccare Meryl Streep pensò bene di fare veramente liberare il felino, bloccato all'ultimo momento con il getto di un estintore dal “complice” addestratore.
Alcuni film mostrano scenari spettacolari anche solo percorrendo interminabili strade fra i deserti, come si vede nel cult Duel (1971), di Steven Spielberg, girato a Agua Dulce, Contea di Los Angeles. Una curiosità: nei pressi del set esiste il Shambala Preserve, parco faunistico di Tippi Hedren.Alcuni film vengono anche pensati come mezzo di promozione turistica (il cineturismo a livello mondiale muove circa 100 milioni di turisti l'anno, con un fatturato di oltre 80 miliardi di euro), con grandi finanziamenti, ma non sempre funziona. Australia (2008), con Nicole Kidman, nelle intenzioni dei dirigenti della Fox avrebbe dovuto essere una sorta di nuovo Via col Vento, ma guadagnò solo 50 milioni di dollari.
Tuttavia, non di rado, i film sono ambientati in una nazione ma sono girati in altri per motivi economici, politici o precauzionali. E' il caso de "Il cacciatore di aquiloni" (2007) di Marc Forster, ambientato in Afghanistan, ma le riprese furono fatte in Cina. Oliver Twist (2005), di Roman Polanski, è ambientato a Londra ma fu girato a Praga. Il Dottor Zivago (1965) di David Lean, visto il diniego dell'allora Unione Sovietica, è ambientato in Russia ma girato in massima parte a Canillas, nei pressi di Madrid.