I Rem annunciano lo scioglimento


Comunicato a sorpresa sul sito ufficiale della band
MILANO - «Un uomo saggio una volta disse: la saggezza è a partecipare ad una festa e sapere quando è il momento di lasciare» In questo caso a vestire i panni del saggio è Mike Mills, il bassista dei Rem che così annuncia lo scioglimento della storica band. La storia di un gruppo lunga 31 anni e una sfilza di successi irripetibili termina con un post sul sito ufficiale della band. «Ai nostri fan e ai nostri amici. Come amici di una vita e co-cospiratori - scrive Michael Stipe sulla medesima pagina online -, abbiamo deciso di smettere di essere una band. Ce ne andiamo con grande senso di gratitudine, di compiutezza, e di stupore per tutto ciò che abbiamo realizzato. A chiunque sia mai stato toccato dalla nostra musica va il nostro più profondo ringraziamento per averci ascoltato».
UNA BAND CHE HA FATTO STORIA
La band ha iniziato l'attività il 5 aprile del 1980 e ha prodotto ben 15 album, con canzoni che hanno segnato la storia come Losing My Religion, Shiny Happy People, e l'attualissima Everybody Hurts. L'ultimo album, Collapse into Now, è uscito lo scorso marzo. La loro avventura comincia ad Athens, in Georgia, terra impregnata della letteratura sudista di William Faulkner e di una ricca tradizione di fiabe noir. Dal sostegno al Tibet oppresso alla lotta contro l'Aids, dalle battaglie ecologiste alle campagne per i democratici, i R.e.m. hanno sempre avuto una connotazione di impegno: «Negli Usa siamo etichettati come un gruppo radicale - raccontano -. In realtà saremmo moderati, ma nell'era di Reagan e di Bush non restava che essere radicali». Re.m sta per rapid eye movement, il movimento rapido che l'occhio compie nella fase del sonno in cui si formano i sogni. Un nome evocativo per una band che ha un posto importante nella storia del rock.