Coldplay,Tom Waits e (in parte) Adele: tutti assenti da Spotify

"Mylo Xyloto", il nuovo album deiColdplay, è assente da Spotify e dagli altri principali servizi di streaming musicale comeRdio o Rhapsody. Scelta del gruppo inglese e del suo management, e che la casa discografica EMI ha preferito non commentare: probabilmente, osserva la stampa americana di settore, Chris Martin e compagni non sono entusiasti né degli incassi potenziali prodotti dallo streaming né delle sue possibili controindicazioni (erosione della domanda di cd e di download su piattaforme come iTunes, che del disco ha ospitato anche delle anteprime). Nel catalogo di Spotify, intanto, continuano a mancare gruppi trendy come gli Arcade Fire e una grossa fetta del repertorio di Adele (l'artista di maggior successo dell'anno: il suo "21" ha superato i 4 milioni di copie vendute negli Stati Uniti e i 12 milioni di copie nel mondo), ma anche nuove uscite come "Bad as me" di Tom Waits, notoriamente refrattario a ogni forma di "multinazionalizzazione" della sua musica (il disco è tuttora disponibile per l'ascolto in streaming, invece, sul canale Web della radio pubblica americana NPR). "Gli artisti ricevono da Spotify somme decisamente rilevanti", ha contrattaccato un portavoce della Web company svedese, ricordando che in Europa, in base ai dati IFPI, il servizio è già il secondo produttore di ricavi digitali per l'industria dopo iTunes. "Con la crescita progressiva del servizio, queste fonti di reddito continueranno ovviamente a crescere". E allora, suggerisce Billboard, il problema degli artisti potrebbe anche risiedere altrove: nella velocità e consistenza dei trasferimenti di denaro incassato dalle case discografiche per loro conto.