Ben lontani gli anni di “Amore di plastica”, “Confusa e felice”, di quella Fender Jaguar rosa confetto (che, a dire il vero, ogni tanto fa capolino durante i live) e di quel look un pò ragazzina catanese anni ’90. Lontani gli anni di quella voce nasale, un pò strana, di quel timbro che all’inizio della sua carriera fu come un marchio di fabbrica.
Adesso, Carmen Consoli, la NOSTRA orgogliosa conterranea, è una donna e una musicista più consapevole.
Lasciando per un attimo il discorso musicale, che tanto vorrei approfondire, mi dedicherò all’analisi del suo look.
La cantantessa è adesso molto più femminile, grazie a tubini, tailleur, tacchi incredibilmente alti e rossetto rosso (che fa tanto ‘sciura bene!). Utilizza sapientemente il colore nero che rende più rock grazie al suo background e a quel taglio di capelli che si presta bene a questa “doppia Carmen”. Una donna nuova o, più semplicemente, una vera donna. Una di quelle che riescono a giocare al gioco delle parti, interpretando stili diversi ma senza mai perdere di vista il proprio modo di vedersi e volersi fare vedere. Infatti, il suo nuovo stile rispecchia tanto la sua produzione. Se ascolto “Blunotte” la vedo con un bell’abito di sartoria, ma se ascolto un pezzo come “Matilde odiava i gatti” ecco che nel mio immaginario Carmen si veste di jeans e pelle. Come ha scritto anche lei:
“In fondo posso vantarmi di essere una donna con la D maiuscola”.
