Annunciate le nomination ai riconoscimenti della stampa straniera, considerati un'anticipazione degli Oscar. Il film muto e in bianco e nero batte tutti per numero di nomination (sei). Tra le attrici candidata ancora una volta Meryl Streep
LOS ANGELES - Sei nomination, più di qualsiasi altro film. E' The Artist 1 a guidare la lista dei film con più candidature ai Golden Globes, il riconoscimento assegnato dai giornalisti della stampa estera tradizionalmente considerato un'anticamera degli Oscar e assegnato un paio di mesi prima degli Academy Awards. In testa, quest'anno, il film muto e in bianco e nero diretto da Michel Hazanavicius, con Jean Dujardin e Bérénice Bejo, attualmente nelle sale italiane. A contendergli la vittoria, nella categoria miglior commedia o musical, Midnight in Paris 2 di Woody Allen, 50/50 3, My week with Marilyn 4 e Le amiche della sposa 5.
Al secondo posto, per numero di segnalazioni, l'intimista e familista The Descendants e The Help, entrambi con cinque nomination ed entrambi candidati nella categoria di miglior film drammatico, per la quale concorrono anche Hugo, di Martin Scorsese Moneyball, War Horse di Steve Spielberg e Le Idi di marzo. Quest'ultimo film, diretto e interpretato da George Clooney, ottiene in tutto quattro candidature.
Tra gli attori, l'onnipresente Clooney (ma per l'altro film di cui è protagonista, The Descendants) dovrà vedersela, per conquistare lo scettro di miglior interprete drammatico, col suo grande amico Brad Pitt (perMoneyball) e con il protagonista del suo film da regista, Ryan Gosling (candidato anche per la migliore interpretazione in una commedia con Crazy stupid love); completano la cinquina il Leonardo Di Caprio di J. Edgar e il Michael Fassbender di Shame. Restando sul fronte drammatico, tra le donne candidata la "solita" Meryl Streep (nei panni di Margaret Thatcher in The Iron lady), insieme a Glenn Close (Albert Nobbs), Viola Davis (The Help), Rooney Mara (per la versione a stelle e strisce di Uomini che odiano le donne) e Tilda Swinton (We need to talk about Kevin).
Quanto all'Italia, c'è da sottolineare che ancora una volta nessuna nostra pellicola entra nelle cinquine della migliore opera straniera: presente invece, tra gli altri, lo spagnolo Pedro Almodovar, col suo La pelle che abito.
Per i risultati bisognerà aspettare il 15 gennaio, quando si svolgerà la cerimonia di premiazione. Nella consueta cornice del Beverly Hilton di Los Angeles.