L'incantevole fusione tra Radiohead, Bjork e i documentari sulla natura della BBC

Avete bisogno di rilassarvi per cinque minuti, staccando dal lavoro, dallo stress e dal frenetico multitasking dei pensieri? Fate un salto sul sito di Tobi Torschlag e immergetevi in uno dei suoi video, possibilmente a schermo pieno e con un buon volume degli altoparlanti.

Studente di biotecnologia molecolare a Monaco di Baviera, da un paio di mesi Torschlag ha iniziato a caricare su Vimeo dei filmati in cui frammenti di documentari sulla natura della serie Life della BBC sono abbinati a canzoni di Radiohead, Bjork, Sufjan Stevens, Lykke Li, Jamie XX, Devendra Banhart, Mogwai. Il risultato è un oceano di quiete e bellezza. Che mostrino draghi di Komodo che litigano sulle note dei Radiohead, legioni di granchi che zampettano al ritmo dei Panda Bear o scene di caccia aerea accompagnate dai Mogwai, i video ti catturano e ti portano in un universo parallelo dove la natura sembra vivere e rinnovarsi con placida ineluttabilità.
A The Creators Project Torschlag spiega la banalissima arma segreta: “ascoltare la musica mentre guardi le immagini, ti permette di concentrarti sulla bellezza e sulla poesia dell’insieme, senza esser disturbato dalla voce del commentatore (nel caso di Life, il celebre divulgatore scientifico britannico David Attenborough, ndr). E' vero, non ricevi informazioni sugli animali che vedi, ma credo che in fondo molte di queste immagini si spieghino da sole”.
Grazie all'enorme cura per il dettaglio dei documentaristi della BBC e alle caratteristiche dei brani scelti come accompagnamento, nei video di Torschlag in effetti tutto è focalizzato sul lato estetico e sensoriale. L'estetica è narrazione. E per realizzarli non c'è voluta chissà quale ricerca d'archivio o dimestichezza con la tecnologia: le immagini sono prese da un cofanetto di DVD, le canzoni dalla libreria musicale dello studente.

Il che ci riassume una possibile cifra artistica del mash up. In un’epoca in cui abbiamo a disposizione un serbatoio di contenuti praticamente infinito, manipolabile attraverso software e applicazioni di immediata comprensione, la discriminante - almeno al livello base dell'accostamento tra suono e immagine - non è più la competenza tecnologica (che fino a qualche anno fa agiva ancora come rigida barriera all’ingresso). Quello che conta oggi è il buon gusto nel connettere le proprie conoscenze. Sapere molte cose, ma soprattutto saperle mettere in contatto tra loro. Non lasciarle isolate. Una qualità che nei video di Tobi Torschlag davvero non manca.