Viva la vida: città esaurita per i Coldplay

Alberghi e voli aerei già impossibili da trovare per raggiungere Torino e il concerto del 24 maggio
EMANUELA MINUCCI
TORINO
Come alle Olimpiadi. Voli aerei (da tutta l'Europa) verso Torino: esauriti. Alberghi: sold out. Bed&breakfast: introvabili. Su twitter e facebook si moltiplicano gli appelli: «Cerco ospitalità nella settimana del 24 maggio a Torino, non ho grandi esigenze». Motivo di tanto fermento? I Coldplay. Massì, quel gruppo di «alternative rock» britannico che dal 2000 al 2011 ha venduto una cosa come 50 milioni di dischi. Sbarcheranno allo stadio Olimpico - 38 mila biglietti bruciati in un'ora, il 12 dicembre scorso - nella sera di giovedì 24 maggio, calamitando in città 40 mila fan provenienti da tutto il mondo. «Dall'Australia agli States, dal Belgio all'Austria - spiega l'organizzatore, Roberto De Luca, numero uno di Live Nation - per non parlare delle regioni italiane, che sono tutte rappresentate».
Cieli vietati
L'aeroporto di Caselle conferma. Volare a Torino nei giorni caldi in cui si comincerà a montare il palco dei Coldplay - che sarà sorprendente, assicurano a Live Nation - è praticamente impossibile: «Le linee lowcost come Ryan Air sono esaurite da mesi, le altre si sono riempite in queste ultime settimane». Prenotazioni ovunque sia possibile anche per i treni (Frecciarossa in testa), quindi l'alternativa percorribile per i tanti che vogliono viaggiare autonomi resta l'automobile o il car-fan-sharing che a giudicare dai post sui social forum (e visto il costo della benzina) diventerà un mezzo di spostamento fra i più utilizzati. «Forse non è più il tempo degli autostop - commentava ieri un ragazzo di Firenze - ma alla fine magari partiremo prima, ma faremo così».
Alberghi zeppi 
«Qualche camera è ancora disponibile, ma in cintura. Per il resto siamo al tutto esaurito». E' soddisfattissimo Alessandro Comoletti, presidente di Federalberghi di Torino, e anche Bernardino Garetto, che ha la supervisione del Piemonte. Per i Coldplay siamo già al sold-out come accadde per gli U2 l'estate scorsa. «Sarebbe bello se ci fossero eventi del genere ogni mese» sospirano.
Pacchetto Coldplay 
Turismo Torino si è mossa per far coincidere le date del concerto con altre visite che facciano del viaggio in città una vacanza completa. Ed ecco che il weekend che precede i Coldplay si potranno compiere visite guidate al Museo del Cinema o tour dedicati all'arte moderna e all'architettura industriale. Due passioni tipiche del pubblico giovane. Ma un'occhiata a Venaria e ai musei d'antichità, se resta tempo, non sarebbe male.
L'organizzazione 
Giulio Muttoni (di Set Up) e Roberto De Luca (Live Nation) sono raggianti: «Torino è una bella piazza, molto reattiva e numeri come questi dimostrano che è salda al suo secondo posto, dopo Milano, come capitale italiana dell'entertainment». Insieme, gestiscono il 70 per cento degli impianti post-olimpici «realtà avveniristiche come il Palaisozaki - spiega De Luca - che è il più moderno in Italia». Aggiungono: «Torino si è recentemente mossa per il Festival Jazz e a noi piace moltissimo questa iniziativa. Tuttavia ci auguriamo che la città sappia anche riconoscere il valore delle nostre attività visto che, oltre ad essere totalmente autonome dal punto di vista finanziario, portano pure ricadute economiche al territorio».