Meglio le rughe della plastica, parola di Monica Bellucci, splendida 47enne che parla di ritocchi e ritocchini sulle pagine di "Vanity Fair". In una lunga intervista concessa al settimanale l'attrice, reduce dal set di " Rhinos Season" dell'iraniano Bahman Ghobadi, sorprende come sempre ammettendo di non essere spaventata dall'età che avanza e di non temere nemmeno la menopausa. Sugli aiutini di bellezza la moglie di Vincent Cassel confessa di essere ricorsa una sola volta ad « un trattamento alle vitamine: non amo l'idea di farmi ritoccare la faccia e, francamente, penso che per un'attrice sia abbastanza pericoloso » .
E a chi le chiede se il peso degli anni non abbatta la capacità di seduzione di una donna la Bellucci risponde con una risata confessando di vedere nella sospensione del fascino un'autentica liberazione: « Diventi più ironica e distaccata - risponde - provi finalmente un po' di compassione per te stessa » . Come alleate per il procedere degli anni l'attrice indica poi le cure omeopatiche ammettendo di essere un'autentica fanatica delle medicine naturali ma ammettendo che, se ne avvertirà il bisogno, ricorrerà senza problemi anche alle cure ormonali. Nel frattempo però quella che è considerata da molti una delle donne più belle del mondo non sembra avere problemi a rapportarsi con il suo fascino e, proprio in questi giorni, ha firmato una linea di rossetti per Dolce & Gabbana. Monica Lipstick Collection, infatti, porta la firma della star e sarà distribuita in edizione limitata nelle profumerie che vendono i prodotti di cosmetica del brand. D'altra parte il fatto che Monica sia un'indiscussa icona di bellezza non è una considerazione opinabile e sembrano saperlo bene i due stilisti italiani che l'hanno voluta protagonista, insieme a Bianca Balti, della pubblicità del marchio per questa primavera estate.
Della stessa opinione anche il mensile " Glamour" che, per festeggiare i suoi primi vent'anni, ha voluto come testimonial proprio l'attrice immortalata in copertina dall'obiettivo della fotografa Ellen Won Unwerth nota ai più per la sua incredibile capacità di imprimere su pellicola l'erotismo al femminile.