Voce e brani non cambiano, ma a suonare le hit del cantante inglese sono i componenti della Danish National Chamber Orchestra. E dopo questo lavoro, l'artista dirige la rassegna musicale più importante di Londra
Antony Hegarty corona il sogno della vita vestendo le sue più belle canzoni con i drappi sontuosi di un'orchestra sinfonica. Questo Cut The World che in questi giorni esce per la Rough Trade è infatti una selezione di undici brani dai quattro CD del catalogo ufficiale più un inedito eseguiti con la Danish National Chamber Orchestra, con arrangiamenti di musicisti vari fra cui lo stesso Antony. E' il trionfo del mèlo, con la voce cherubina del nostro angelo grasso che medita su uomo, donna, Natura in una fitta foresta di archi, tastiere, fiati, legni - moderna musica lirica che quasi certamente urticherà gli appassionati rock ma dovrebbe piacere ai tanti fan di questo quarantunenne a suo tempo scoperto e valorizzato da Lou Reed.
Antony ha trovato fortuna a New York ma in questi giorni si prende la sua rivincita in patria come direttore artistico del Meltdown Festival, una delle più prestigiose rassegne musicali londinesi. Sono quasi due settimane di musica, dibattiti e performance, dall'1 al 12 agosto, con artisti come Laurie Anderson, Elizabeth Fraser, Marc Almond, Marina Abramovic, Hal Willner e Lou Reed.