Il papà di Amy Winehouse a Sanpa: «Lei avrebbe amato questo posto»

Il padre della cantante scomparsa lo scorso anno, in visita nella comunità di recupero: «È dura vivere senza di lei, ci penso ogni giorno»
BOLOGNA - «Se mia figlia avesse conosciuto questo posto, l'avrebbe amato, e forse l'avrei convinta a disintossicarsi qui». Mitch Winehouse è rimasto molto colpito da San Patrignano: il padre della cantante inglese scomparsa nel 2011 ha visitato la comunità di recupero fondata da Vincenzo Muccioli sulle colline riminesi, in qualità di presidente della fondazione intitolata alla figlia, che vuole aiutare i giovani sbandati. Sanpa gli era stata segnalata dalla Tomorrow's People, una organizzazione inglese che opera nello stesso settore e lui ha voluto toccare con mano. Così oggi ha trascorso un'intera giornata con i giovani della comunità, visitando i vari centri di recupero nei quali è strutturata, quindi si è divertito a giocare a pallone con alcuni di loro e ha pranzato nella grande sala mensa del centro. Poi ha incontrato la stampa per rendere noto il suo entusiasmo rispetto all'esperienza appena vissuta.
LA VISITA - «Dopo aver visto Sanpa e aver conosciuto le persone che vi lavorano - ha detto - persone che si aiutano tra di loro ad uscire dalle dipendenze, non vedo l'ora di tornare a casa per far partire un progetto simile in Inghilterra e magari anche negli Stati Uniti. Nel Regno Unito non abbiamo niente di simile ed è mia intenzione collaborare fattivamente con San Patrignano: i programmi di recupero inglesi infatti, durano al massimo 3 o 6 mesi, e poi ti rimandano a casa a drogarti ancora. Invece qui ti insegnano uno stile di vita, un lavoro, ti restituiscono alla società pienamente consapevole e completamente disintossicato». «Finora - ha aggiunto Winehouse - nel mio paese quando un giovane si droga, è un problema suo e al massimo della sua famiglia. Non si fa alcuna azione educativa e di prevenzione nelle scuole. Si possono aspettare anche 3 anni per entrare in un programma di recupero perchè il Governo non ha fondi e taglia questi programmi. Ma per fortuna sta crescendo la consapevolezza che, da una parte, è meno costoso riabilitare che sostenere i costi del sistema carcerario; e dall'altra che le dipendenze da droga o da alcool sono un problema sociale. Noi vogliamo tentare di coinvolgere i privati affinchè ci sostengano economicamente. Ma dobbiamo anche educare i genitori e gli insegnanti ad affrontare la questione. Più che ai giovani, quindi, noi ci rivolgiamo agli educatori, affinchè abbiano gli strumenti informativi per educare i loro ragazzi ed evitare che si droghino, perchè qualunque droga fa male, non solo l'eroina o la cocaina».
AMY - Sulla figlia Amy, lasciandosi andare a un pò di commozione, Mitch Winehouse ha detto che «è dura vivere senza di lei, ci penso ogni giorno. Ma so che lei sarebbe contenta di quello che stiamo facendo in suo nome. In 14 mesi dalla sua morte abbiamo già raccolto 600mila euro. E oggi, 14 settembre, che sarebbe stato il suo 29/o compleanno, posso annunciare che per il 30/o, fra un anno esatto, erigeremo una statua in suo onore a Londra e terremo un grande concerto commemorativo. I cui proventi, come anche quelli del libro che ho scritto su di lei, finiranno tutti alla fondazione».