Carmen Consoli aderisce al progetto “Ferma il femminicidio”

“Alcuni dolori feriscono le braccia, le gambe, le carni. Altri feriscono l’anima. I primi spesso si sovrappongono ai secondi. E li sopportiamo perché non sembrano così gravi, sopportiamo le nostre ferite per non ferire chi ce le procura, sopportiamo il dolore per non apparire deboli.
Alcune di noi sopportano per amore, altre per rassegnazione, la maggior parte perché crede di non aver diritto ad un amore più vero, di non avere diritto ad un amore.
Uccidere è un reato, è un reato contro l’umanità, è un reato contro Dio, qualunque sia il vostro Dio.
Il rispetto del corpo dell’altro e della sua integrità sono un dovere etico, morale, religioso, civile.
È un dovere e basta. Assoluto. Senza eccezioni. Senza attenuanti.
Fare rispettare la nostra vita, i nostri corpi, la nostra dignità è un dovere che ognuno di noi ha nei confronti di chi lo ama veramente. Di chi le ha dato – ma anche ‘gli’ ha dato – vita, amore, dolcezza, rispetto, riconoscenza. Basta a tutto questo dolore, basta a queste morti insulse. Per favore, basta!”

Carmen Consoli

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