James Franco, dagli esordi a un 2013 tra il fantasy e l'hot

Attore, amante della musica e dell'arte, con un libro di poesie in lavorazione e il film Il grande e potente Oz in uscita il 7 marzo. L'evoluzione del sosia di James Dean in attore fantasy e regista dagli interessi... hard.
La somiglianza (e la bellezza) ci sono: per un James Franco reduce dal suo primo ruolo da protagonista nella serie tv Freaks and Geeks, il 2001 è l'anno del confronto con un'icona del passato. Inizia a fumare, impara a suonare chitarra, bongo e ad andare in motocicletta. E ne esce un perfetto sosia di James Dean per il film biografico James Dean - La storia vera diretto da Mark Rydell. Immediate la vittoria di un Golden Globe, una nomination per un Emmy Award e uno Screen Actors Guild Award.
2002, inizia il primo capitolo della fortunata serie Spider Man, diretta da Sam Raimi: James è Harry Osborn, figlio del cattivissimo Goblin interpretato da Willem Dafoe e migliore amico del protagonista Peter Parker/ Tobey Maguire. Il ruolo da protagonista in realtà sarebbe dovuto essere suo, ma anche questa parte di "figlio del cattivo", spaccato tra l'amore e l'odio per quel padre che lo trascura, gli riserverà una grande riscossa personale nei capitoli successivi.
Gli incassi record del capitolo 1 spingono la Columbia Pictures e il regista Sam Raimi a realizzare due seguiti, Spider-Man 2 nel 2004 e Spider-Man 3 nel 2007: il padre Goblin/Willem Dafoe è morto nello scontro mortale con Spider Man. E James, ossessionato dal lutto, decide di assumere a sua volta l'identita di Goblin ripetendo lo stesso esperimento usato dal padre. Ora è pronto a tutto pur di distruggere la vita al suo migliore amico Peter Parker/ Tobey Maguire e riscattare la sua inettitudine causata, in fondo, proprio da quel padre che vuole vendicare. Un James Franco cattivo con l'animo buono, in realtà, dato il finale.
La seconda nomination ai Golden Globe come miglior attore in un film commedia arriva nel 2008, grazie a questa parte da perfetto "drogato dell'anno" (premio dato dalla rivista High Times) in Strafumati (Pineapple Express), una commedia di Judd Apatow. Pigro, strafatto, trascurato e con i capelli lunghi. Sempre e comunque sexy.
Discusso e premiatissimo: è il 2008 e James Franco recita nel film di Gus Van Sant Milk. Harvey Milk/ Sean Penn, primo gay ad essere eletto ad una carica politica negli Stati Uniti nel 1978, vede la sua carriera politica stroncata, assassinato da un ex consigliere omofobo e instabile. Franco/Scott Smith, restio e insofferente alla politica, interpreta invece il compagno di Milk. Barbuto e capellone, James si conquista l'Independent Spirit Award come miglior attore non protagonista. Il film invece guadagnerà 8 candidature agli Oscar 2009, vincendone due per il miglior attore protagonista (Sean Penn) e per la miglior sceneggiatura.
Dopo una pausa dal grande schermo densa però di fiction (come la soap opera General Hospital e la sitcom 30 Rock), James si butta in una pellicola più commerciale al fianco di Julia Roberts: è il momento di Mangia prega ama, film del 2010 diretto da Ryan Murphy. Un James Franco costretto nei panni di un giovane attore che non riesce ad entusiasmare (tantomeno a far innamorare) una Roberts insoddisfatta e irrequieta.
Svolta drammatico-realistica l'anno dopo, in 127 ore di Danny Boyle. Ispirato alla storia vera dello scalatore Aron Ralston, James Franco mette in scena un'ora e mezza di dramma nel tentativo liberare il proprio braccio rimasto incastrato sotto un masso durante un'escursione solitaria nello Utah. 6 le nomination agli Oscar 2011, e sue le due candidature agli stessi Oscar e ai BAFTA come migliore attore protagonista.
2011. Candidato come miglior attore protagonista per 127 Ore, James Franco si lancia con Anne Hathaway (entrambi alla prima esperienza) nella conduzione dell'83ª edizione dei premi Oscar a Los Angeles. La critica fu tutto meno che clemente: "smorfioso" e "belloccio" sono solo alcuni dei commenti arrivati della stampa americana nei giorni seguenti. Il commento di James? Quella conduzione sarebbe stata solo "un puro atto di provocazione", ci ha confessato.
Davanti e dietro la cinepresa. Non è la prima volta per James (già lanciato in vari progetti di cinema artistico, indipendente e sperimentale come Cruising con Al Pacino, Cruising in Interior. Leather Bar presentato al Sundance Film Festival 2011 o ancora, My Own Private River in collaborazione con Gus Van Sant). Stavolta però, l'argomento scotta. 
Kink, infatti, è un documentario sul sito pornokink.com, contenente retroscena inediti sul mondo delle produzioni hard viste con l'occhio critico di James. Il risultato? "Un film amichevole su un sacco di persone apparentemente ragionevoli che fanno cose terribili gli uni agli altri davanti alla cinepresa unicamente per soldi", è il parere della critica dopo la presentazione al Sundance Film Festival di fine gennaio 2013.
Dal 2008 James è testimonial di Gucci by Gucci, la fragranza maschile del marchio italiano. Scelta comprensibile, dato che nello stesso anno l'attore è stato inserito nella classifica degli uomini più sexy al mondo dal sito Salon.com. Qui di nuovo per Gucci, lo scorso dicembre all'apertura di un nuovo store a San Paolo.
Quando Oscar Diggs/James Franco, illusionista di un piccolo circo viene trasportato dal Kansas nel fantastico Regno di Oz, pensa di aver dato la svolta alla propria vita: fama e fortuna a sua completa disposizione. Questo finché non incontra tre streghe, Theodora (Mila Kunis), Evanora (Rachel Weisz) e Glinda (Michelle Williams), pronte a mettergli il bastone fra le ruote perchè non convinte delle sie capacità di mago. Tra mille peripezie e stregonerie, Oscar si trasformerà non solo nel grande e potente Mago di Oz ma anche in un uomo migliore. Diretto dalla mente di Spider Man Sam Raimi, nelle sale il 7 marzo.
Solo senza le tre streghe Kunis, Weisz e Williams, James Franco alla première losangelina di Il grande e potent Oz, lo scorso mercoledì 13 febbraio.