C'erano tutte le premesse perché fosse un successo: un soggetto importante (la vita di Tupac Shakur, uno dei grandi del rap, ucciso a soli 25 anni nel 1996), la regia di Kenny Leon, premiato l'anno scorso con un Tony Award e artefice del successo di A raisin in the sun con Denzel Washington. Persino uno sponsor come Madonna, presente in sala in occasione dell'anniversario della nascita dell'amico. E invece il musical Holler if ya hear me, basato sui testi e le canzoni di Shakur, è risultato un flop e ha chiuso dopo neanche due mesi.
L'ultimo spettacolo andrà in scena il prossimo 20 luglio. In un comunicato, il produttore Eric L. Gold se la prende con «i carichi finanziari di Broadway». Le cose erano andate male già dal primo weekend di programmazione: 155mila dollari incassati a fronte di un potenziale di 917mila. Più avanti, neanche i forti sconti sui biglietti hanno aiutato: il Palace Theatre di Broadway non si è mai riempito.
Holler if ya hear me (titolo preso da una canzone di Tupac) è interpretato da Saul Williams e Christopher Jackson e racconta una storia di lotta metropolitana, amicizia, famiglia, vendetta, ispirata proprio dai brani del rapper americano. Tra i produttori dello spettacolo, anche Afeni, madre di Shakur. C'è da sperare che i due film basati sulla vita del musicista non facciano la stessa fine...
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