“A 56 ANNI MADONNA SI DIMENA E SCOSCIA? E CHE MALE C’È? HA RIVOLUZIONATO LA MUSICA. LEI PUÒ TUTTO. E COMUNQUE MEGLIO DI QUESTA LEGIONE DI TROIETTE, DA MILEY CYRUS A RIHANNA”
''Madonna non ha bisogno di avvocati difensori perché nessuno può negare che questo sia il secondo tempo della sua carriera straordinaria, magari anche il crepuscolo: ma resta il fatto che milioni di uomini etero l’hanno desiderata, milioni di donne etero l’hanno ammirata, milioni di gay e lesbiche hanno visto in lei un’icona di libertà"
Io la conoscevo bene. E se Madonna a 56 anni si dimena e scoscia che male c'e? Lo vuole, lo può, lo deve fare. Scusate, dopo i 50 anni tutti al mattatoio o al cimitero? Lady Gaga, con la c, è fuori tempo massimo - le bistecche che si metteva in testa sono andate a male - ora tocca a Miley Cyrus, a Roma direbbero "na pialla", e Rihanna "Mutanna". Viva Madonna Louise Veronica Ciccone!
Sempre, comunque e ovunque. Immenso essere umano. E non lo dico perché le vidi il seno mentre allattava la piccola Lourdes sul terrazzo dell'appartamento che abitava all'Hassler. Volli, fortissimamente volli. E ha voluto. Rivoluzionando la musica e parte della cultura di questi derelitti anni.
A Lui', sei tutti noi, Daje! Meglio lei a 56 che queste legione di troiette. Qualche anno fa, un fan quarantenne di Madonna — uno della generazione «Like a Virgin», di quelli che andarono alla prima di «Cercasi Susan disperatamente» e si ricordano il breve (ma ricco di sganassoni ai paparazzi) matrimonio con un attore emergente, un certo Sean Penn — entrò nel backstage alla fine di un concerto di Madonna. E lì vide la Material (ex) Girl, sacerdotessa della Blond Ambition che ha attraversato indenne quattro decenni di pop, pallidissima (ben oltre il suo consueto colorito da «protezione 50» per tutelare l’epidermide) con le ginocchia strettamente fasciate e ricoperte da borse del ghiaccio. La (umanissima) prova che il tempo passa per tutti e ballare per due ore con gli stivaloni alla coscia mette a grave rischio tendini e legamenti (specialmente per gli over 50: lei ne ha 56 dichiarati, e la prassi consolidata nel mondo dello spettacolo è quella di photoshoppare anche la carta d’identità).
Per tutti questi motivi è spiacevole l’ironia — spesso greve — diffusa via social media sul bacio di Madonna così poco gradito al rapper Drake (26 anni: quando è nato lei promuoveva nel mondo «Papa Don’t Preach» e «La Isla Bonita»): sul palco del festival di Coachella lui ha fatto la faccia schifata, si è pulito la bocca e ha poi detto di essere stato morso. Brutto ridere della cantante che è ancora in scena dopo aver assistito all’ascesa e caduta di innumerevoli effimere star mediatiche proposte dalle case discografiche in questo trentennio.
Non si discute che ormai ci siano artiste che vendono di più (Taylor Swift, 24 anni, nata quando l’altra invitava il mondo a esprimersi liberamente: «Express Yourself»). O che fanno più discutere (Lady Gaga, coetanea di Drake). Ma gli stilisti continuano a cercare Madonna: Dolce & Gabbana hanno sempre ammesso di doverle moltissimo quando all’inizio della loro carriera diede loro visibilità globale, la ama Riccardo Tisci che ripete spesso come lei sia l’originale al contrario di tante imitazioni arrivate dopo, e anche sul palco di Coachella Madonna era vestita da uno stilista bravo e mediatico come Jeremy Scott di Moschino. Certo con Giorgio Armani c’è stato il problema del mantello: qualche mese fa due ballerine sul palco l’hanno tirato con forza, quello non si è aperto e lei è caduta, e Giorgio Armani precisò che la colpa non era del mantello. Vero, ma non era neanche colpa di Madonna: uno show come il suo è un meccanismo complicatissimo, basta uno strattone anticipato e crolla, letteralmente, tutto (doveroso notare che ha reagito con maggior classe Madonna alla caduta tremenda dalla scalinata rosso carminio rispetto al disgusto davvero molto teatrale di Drake per un bacio un po’ molesto). Madonna non ha bisogno di avvocati difensori perché nessuno può negare che questo sia il secondo tempo della sua carriera straordinaria, magari anche il crepuscolo se lo volete: ma resta il fatto che milioni di uomini etero l’hanno desiderata, milioni di donne etero l’hanno ammirata, milioni di gay e lesbiche hanno visto in lei un’icona di libertà (e pansessuale quando non era ancora di moda sulle passerelle). Gloria Swanson in Viale del tramonto diceva che «Io sono sempre grande, è il cinema che è diventato piccolo!». Per Madonna, e per il mondo della musica ai tempi di Twitter, si può con una certa serenità sostenere la stessa cosa.
Paolo Zaccagnini
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/madonna-divino-amore-paolo-zaccagnini-56-anni-madonna-si-dimena-98681.htm