Oltre al grande schermo, i settori che vanno meglio sono le mostre e i concerti jazz. Flessione dopo l'attacco terroristico a Parigi ma solo per Roma e Milano
Gli ingressi che crescono del 3,64% rispetto al 2014, così come la spesa al botteghino (+5,67%), la spesa del pubblico (+9,26%) e il volume d'affari (+11,46%). Nei primi sei mesi 2015 si conferma la ripresa di tutti i settori dello spettacolo a partire dal cinema, con +4,46% ingressi, +9,26% spesa botteghino, +10,88% volume di affari. Un'ottima notizia che arriva appena prima il periodo di maggior incasso dell'anno sul fronte cinematografico, quello natalizio, e alla vigilia dell'arrivo di due film che promettono di risolvere le sorti di tutti gli esercenti il nuovo capitolo di Guerre Stellari Star Wars: Episodio VII - Il Risveglio della Forza (3D), che potrebbe scalzare il record di Avatar, e l'attesissimo nuovo film di Checco Zalone, Quo vado?, che con la sua ultima commedia ha incassato più di tutti in Italia, oltre 52 milioni di euro.
Tutti bene, soprattutto cinema, mostre e jazz. Una tendenza positiva che - sottolineano dalla Società italiana degli autori e degli editori - vale per tutti i settori della musica, dalla classica alla leggera con una nota particolare per il jazz, dove la spesa al botteghino è cresciuta del 15,87% rispetto al 2014. Nello sport, a fronte di una leggera diminuzione del numero degli spettacoli (-1,29%), crescono in particolare la spesa del pubblico (+21,09%) e il volume d'affari (+20,14%), ma anche la spesa al botteghino segna un +4,03% e gli ingressi crescono del 2,48%. Ancora in crescita, rispetto ai già ottimi risultati del 2014, il settore delle mostre (in cui non è contemplato però Expo i cui risultati verranno resi noti a parte e che conferma anche il record dei musei) che fa segnare un +22,18% della spesa del pubblico e +21,87% nel volume d'affari. Unica nota debole l'attività di ballo e concertini (definizione della Siae che sta per sale da ballo e locali dove si ascolta musica ma senza pagare un biglietto), che segna una flessione del 7,75% nella spesa al botteghino (124,2 milioni di euro) e anche un -4,34% negli ingressi. Complessivamente la spesa al botteghino degli italiani per lo spettacolo è stata nei primi sei mesi dell'anno di 1.083.441.255,28, il 5,67% in più rispetto ai primi sei mesi del 2014.
Flessione dopo Parigi ma solo a Roma e Milano. Sul territorio nazionale il segno più non è stato scalfito dall'effetto Parigi, ovvero la flessione che hanno avuto gli spettacoli dal vivo dopo gli attentati di un mese fa. Soltanto le due città principali, Roma e Milano, hanno avuto una flessione dopo la strage del Bataclan, dove il 14-15 novembre gli ingressi al cinema scendono rispettivamente del 18,79% e del 7,16% rispetto al 7-8/11, mentre il 21-22 calano del 21,27% (Roma) e del 15,44% (Milano). Anche se l'evento di Parigi non rientra nel contesto temporale del primo semestre 2015, spiega Gennaro Milzi, direttore dei servizi in convenzione della Siae, "abbiamo voluto porci la domanda cercando di capire se le stragi della capitale francese, perpetrate proprio in luoghi destinati allo spettacolo e all'intrattenimento, abbiano prodotto l'effetto di comprimere, nel nostro Paese, la partecipazione di pubblico agli spettacoli, andando a incidere sul clima di fiducia, indipendentemente dal reddito imponibile".
http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2015/12/11/news/siae_concerti_e_teatro_in_ripresa_cinema_al_top-129241883/