Madonna, Clerici e Gaultier

Qualche giorno fa' Madonna Tribe ha ripreso un articolo da La Repubblica che scriveva di come Jean Paul Gaultier si sia spesso ispirato all'artista Italiano Fabrizio Clerici, in particolare per un costume per Madonna nel Blond Ambition Tour e di come lei si sia poi ispirata a sua volta a Clerici per il suo video 'Bedtime Story'. "Oggi siamo felici di potervi mostrare, grazie all'Archivio Clerici, due delle immagini che hanno ispirato Madonna. Ecco a voi Solo per Arpa (1946) e Passeggiata sul gallo a due teste (1951) che sono anche pubblicato su un nuovo libro su Fabrizio Clerici con testo di Nicoletta Campanella."
L'aneddoto sull'ispirazione di Jean Paul Gaultier pubblicato da La Repubblica, in realta' arriva direttamente dal libro diNicoletta Campanella, pubblicato in Italia da Sellerio. Nel suo interessante Seduzioni per Utopia, la Campanella tratta in modo originale, tutte le ispirazioni e contaminazioni che possono essere trovate nel video Bedtime story. Eccone un passaggio, che pubblichiamo con l'autorizzazione dell'autrice: […] Però, la loro sensibilità c’era chi l’accoglieva, già tra il 1930 e il 1950, quando i loro più importanti dipinti venivano acquistati dal Museum of Modern Art e dal Metropolitan Museum of Art in New York e da selettivi, prestigiosi collezionisti come Gertrude Stein, James Thrall Soby, Edward James e i Noalless…Opere dei nostri Fabrizio Clerici e Leonor Fini incluse! Negli Stati Uniti si è sedimentata, tra gli appassionati dei Neo-Romantici, la visionarietà del loro figurativo; Leonor Fini cominciò ad esporre a New York dagli anni Trenta, Fabrizio Clerici dai Quaranta e negli anni Cinquanta Rock Hudson divenne suo noto collezionista, con Chifton Webb e John Huston. I disegni e i dipinti di Fabrizio Clerici e di Leonor Fini hanno un buon giro presso gli addetti di oggi a penetrare nella mente collettiva. Ecco perché succedono cose del tipo:… …Jean Paul Gaultier a New York, un giorno, va al Museum of Modern Art che occasionalmente espone Duo per arpa e cello (1944) di Fabrizio Clerici: Gaultier lo vede, si ferma, gli ricorda molta fotografia surrealista parigina anni Sessanta, lo lascia, torna indietro: gli piace! Chiede informazioni: vuole assaporare questo Clerici che lo gusta molto! E’ il 1990, il suo anno esplosivo, anche perché Madonna gli affida il disegno del suo Blond Ambition Tour: quel Clerici veramente gli si rivela traccia di genio, e così decide che sia: regala a Madonna, per una scena del concerto, la più segreta reinterpretazione di arte italiana, nella storia del costume e della moda, di Solo per Arpa (1946)! Splendida, Madonna!!! …Lei esegue, eppoi impazzisce d’entusiasmo…perché quel Fabrizio Clerici, anche lei lo trova geniale, anzi gli sembra suo: la proiezione del suo animo. Così, nel 1994, quando scrive la sceneggiatura del videoclip Bedtime story, per la regia di Mark Romanek, invoca l’occhio di Horus, proprio come fa Fabrizio Clerici, ogni volta li disegni o li dipinga. Bedtime story…la celebrazione più sensazionale che il pop abbia mai offerto all’arte “fantastico visionaria italiana”…riconosce l’iconografia di Fabrizio Clerici, di Leonor Fini, insieme alla loro amica più surrealista Leonora Carrington, e la prende in prestito. La narrativa del video è una rielaborazione del valore creativo del sogno come luogo di scoperta, di conoscenza, di procreazione spirituale: Madonna canta: «Words are useless, especically sentences» e il coro: «Let’s get unconscious honey/Let’s get unconscious»; la visione prende corpo da un allusivo paradiso sabbioso, proprio come quello delle immagini “io” di Fenions: la testa di Madonna si delinea dal centro dell’occhio di Horus e acquista consistenza…perdendo la mollezza che ha una maschera di cera prima che si compatti…mentre la sua bocca comincia a scandire: «Today is the last day that I’m using words». La sua faccia somiglia a quelle che Clerici ha disegnato nei Testimoni oculari del 1943 e nei Testimoni oculari del 1946…
Accadde dunque che…Fabrizio Clerici venisse scelto – galeotto Jean Paul Gaultier - da un’ultima donna – la Donna del nostro oggi: Madonna - sensibile ed artefice di se stessa nel proprio tempo, come lo erano state – nel modo del loro mondo - quelle nobildonne…da Emilia Kuster Rosselli, a Ida Pozzi Borletti, a Luisa Feltrinelli Doria, ad Esmeralda Ruspoli, ad Anna Maria Cicogna Volpi…che, da amiche, da amanti, da fans, da promotrici lo avevano eletto. C’è una curiosità che offre ulteriori crediti a Madonna e ai suoi consiglieri, pazzi appassionati di questi artisti: Boris Kochno, già ballerino dei «Balletti Russi» e segretario di Sergej Diaghilev, volle acquistare da Fabrizio Clerici, Testimoni oculari del 1946 per la sua squisita collezione. Standogli molto a cuore il disegno, inviò a Clerici la ricevuta d’acconto per il pagamento, e Leonor Fini, che confidenzialmente venne a conoscenza del tutto gridò all’evento, perché Kochno non comprava mai niente da nessuno…Questo dettaglio, oggi, viene a rappresentare l’anello forte che unisce la vecchia alla nuova colonia di Neo-Romantici, che sono i nuovi produttori di affinità mimetiche, pubblicizzati da Madonna…Nell’autunno 1955, in occasione della mostra personale promossa dalla principessa Stefanella Barberini Colonna di Sciarra, alla Sagittarius Gallery di New York, Clerici entra ancor più nell’ambiente americano, abitando la casa dell’amico Eugène Berman, e infatti di lì a pochi mesi il California Palace of the Legion of Honour Museum di San Francisco e il Santa Barbara Museum di Santa Barbara gli richiedono due mostre personali, di dipinti e disegni; siamo nel 1956… Madonna commenterebbe: «Io sono un’ italo americana e sono fiera di esserlo»…Ecco, dove risiede, oggi, la nostra Italia creativa, «che testimonia di una civiltà raggiunta e insopprimibile» - scriveva Gio Ponti, oltre mezzo secolo fa! -

Nicoletta Campanella, Fanions. Seduzioni per Utopia, in Fabrizio Clerici. Opere 1937-1992, catalogo della mostra, Sellerio Crediti e fonti: Opere di Clerici: (c) Archivio Clerici Testo di Campanella: (c) Nicoletta Campanella

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