"Madonna, The first album" '83. Recensione

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Uscito nel Settembre del 1983, passò inizialmente inosservato, sia dalla critica che dal pubblico,solo l'ambiente "nero" e le radio di musica nera, trasmettevano e si lasciavano conquistare già da mesi da "Everybody", qui presente a chiudere il lavoro. Sarà solo l'anno dopo con "Like a virgin", che questo album comincerà ad interessare il pubblico internazionale (e non solo i semplice fruitori di musica). Per fare un semplice esempio: le vendite dell'album si quadruplicarono dopo l'uscita delle hit mega-galattiche di "Like a virgin".L'iniziale disattenzione di gran parte dei media si può facilmente comprendere, considerando che agli inizi degli anni Ottanta, si era in piena era new wave e new rock, e che, tranne alcune gentili signorine, il mondo musicale era come non mai totalmente dominato da uomini di tutte le specie: alcuni forti e pieni di energie (Bruce Springsteen), altri belli (George Michael), altri ancora ambigui (Boy George). Quando il pubblico si trovò di fronte Louise Veronica Ciccone, che si presentava sfacciata, audace e pienamente sicura di se, vestita di pizzi e merletti, usando come nome d'arte Madonna, per contro presentandosì con un immagine il più in contrasto possibile con questo nome, non la reputava un'artista, ma solo una fra le altre, che tentava di raggiungere il successo con facile musica orecchiabile e un atteggiamento ribelle. Se nel 1983 aggettivi come smorfiosa, arrivista ecc., per Madonna in qualche modo non erano fuori luogo, lo erano invece, molto intelligente e molto consapevole. Oggi i fatti hanno dimostrato che la carriera della signora Ciccone si è basata su grande talento,artistico e manageriale, e su un mood assolutamente personale di avvicinarsi ed'evolversi nel mondo della musica e dello spettacolo. Dopo una dura gavetta di 5-6 anni nelle discoteche di New York come ballerina e cantante e come corista di Patrick Hernandez in Europa, Madonna incise le prime canzoni, affidandosi anche a due allora sconosciuti dj newyorkesi, John "Jellibean" Benitez e Mark Kamins, conosceva bene e aveva molto vissuto la vita notturna e metropolitana: sapeva quello che la gente voleva e faceva e di conseguenza seguì il suo intuito. Sapeva che nelle discoteche i ragazzi non ascoltavano il rock, il punk o il metal, ma ritmi ballabili soprattutto derivanti dai ritmi black allora dominanti (funky, disco-soul).E per l'artista tutti questi ritmi potevano essere mischiati: "Burning up" (deliziosamente punk, ma con una connotazione funky). Clubbers che, dopo un pezzo veloce e trascinante che non lasciava spazio al riposo "Holiday", voleva rilassarsi con una ballata "Borderline" (uno dei pezzi più belli del disco), e poi trovare il tempo per trovare qualcuno con cui passare tutta la notte restante "Physical attraction" (suadente e ipnotica). Nel suo primo lavoro, la futura mega star già mostra il suo pregio: la voce, che ha un timbro inconfondibile ed'una carica di energia e sensualità formidabili; e non di meno, la lungimiranza nel captare sempre con gran talento i nuovi trend (perchè Madonna viene, e ancora oggi è assorbita dalla cultura underground). Oltre che essere il resoconto di una esemplare e formidabile nottata, tra le strade e i club della bucolica New York degli anni '80, "The first album" primo album di una carriera senza pari, rimane oggi un classico, Madonna portò su disco il groove e l'atmosfera che aveva vissuto tra la fine dei '70 e l'avvento degli '80 in maniera eccellente. Che poi, come oggi, è la sua maniera.
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NOTE: Nell'84 con la riedizione dell'album "Madonna", la casa discografica decise di reintitolarlo "The first album" e di cambiare la copertina con dei nuvi scatti a colori.
Poi,nel 2001 con la ristampa dei primi tre album dell'artista in versione rimasterizzata "Madonna (the first album) appunto, "Like a virgin" e "True blue"
sia la copertina,l'art-work e il titolo sono stati ripristinati come nella prima edizione dell'83.
Alberto Coultier