“Il primo CD/DVD dal vivo dei R.E.M.”, recita lo sticker in copertina. Da giornalista e da fan, quando ho scovato la notizia di questa pubblicazione sono rimasto perplesso: i R.E.M. avevano appena tenuto 5 concerti a Dublino in cui avevano provato le canzoni che sarebbero dovute confluire in un nuovo album, atteso entro fine anno. Ecco invece arrivare “R.E.M. Live”, doppio CD e DVD registrato dal vivo sempre a Dublino, ma due anni prima, nel tour di “Around the sun”. Il disco nuovo è rimandato alla primavera 2008.Da giornalista non capivo l'ennesima pubblicazione celebrativa della band, che nell'ultimo periodo ha pubblicato più raccolte e DVD che materiale nuovo. Da fan – sebbene incline a volere qualsiasi pubblicazione del mio gruppo preferito – speravo di avere in fretta un nuovo disco, tanto più che è quello che dovrebbe segnare l'agognato ritorno al rock dopo album intimisti.Qualche stimato collega parla di “Springsteenizzazione” dei R.E.M. (ovvero tendenza a pubblicare tutto ciò che passa per la testa, come il Boss nell'ultimo periodo). Ma questo disco ha comunque una sua logica, e una sua assoluta piacevolezza e qualità. Si può discutere sullo sticker di copertina (è vero, è il primo live su CD, ma i R.E.M. hanno disseminato la loro produzione di brani dal vivo, e da quasi ogni tour dal 1989 in poi hanno tratto un DVD), ma il punto è che questo album è il primo passo del ritorno al rock della band. E' un disco torrenziale, in cui la band sforna un suono compatto e teso, distante da quello acusticheggiante di “Around the sun”. Un suono che forse non sarà quello di altri periodi (il DVD “Tourfilm” del 1989 rimane la migliore testimonianza live della band), ma è decisamente la migliore espressione su un palco dei R.E.M. post Bill Berry. Insomma, un suono che rispolvera le chitarre elettriche di Peter Buck e il basso di Mike Mills, e che non a caso pesca in una scaletta atipica, con diverse “chicche” antiche come “Cuyahoga”, “Orange crush”, “(Don't go back to) Rockville”. Anche i brani più recenti – su tutti “Electron blue” - ricevono una bella spolverata rock; infine si capisce come mai “I'm gonna DJ” sia rimasta fuori dall'ultimo disco: è un divertente e veloce esercizio di stile sul rock apocalittico. Poi c'è la voce di Stipe: che non è più cristallina come una volta, ma è vera e calda nelle sue imperfezioni, nelle insicurezze di alcuni passaggi. Un live godibilissimo, insomma.Un discorso a parte merita il DVD: bello e brutto contemporaneamente. La regia di Blue Leach (curatore anche delle installazioni video sul palco) è “artistica”, molto suggestiva nello sperimentare diversi stili, giocare sui dettagli e sul binomio realtà(palco)/finzione(schermi). Però è poco lineare, sopratutto sui brani veloci, montati in maniera eccessivamente schizofrenica. Insomma, gioca più sulla forma che sulla sostanza, che peraltro non mancherebbe.Detto questo: aspettiamo le prossime mosse della band, lì si gioca davvero la sua credibilità. Questo live non fa che confermare il buon momento dei R.E.M.; se il nuovo disco saprà mantenere le attese create dai concerti dello scorso luglio, nessuno avrà più da ridire nulla.
By Gianni Sibilla
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TRACKLIST
"I took your name""So fast, so numb""Boy in the well""Cuyahoga""Everybody hurts""Electron blue""Bad day""Ascent of man""The great beyond""Leaving New York""Orange crush""I wanted to be wrong""Final straw""Imitation of life""The one I love""Walk unafraid""Losing my religion""What's the frequency, Kenneth?""Drive""(Don't go back to) Rockville""I'm gonna DJ""Man on the moon"