L'agente immobiliare delle star assassinata. Giallo a new York.

NEW YORK – Massacrata nel suo lussuosissimo appartamento, sulla Quinta Strada di New York. Linda Stein, 62 anni, è stata ritrovata martedì notte, ormai cadavere, dalla figlia e un’amica. Era un volto noto, anzi, una vera e propria potenza, del jet set di Manhattan. Fan, manager e promoter. E soprattutto agente immobiliare di decine e decine di star della musica, del cinema e dello show business della Grande Mela. Un personaggio influente, capace di recitare un ruolo nel lancio del punk sulla scena newyorchese - grazie anche al marito Seymour Stein, fondatore della Sire Records e «scopritore» dei Ramones - e di ispirare persino un personaggio nel celebre film Wall Street: l’agente immobiliare interpretato da Sylvia Miles che cerca di piazzare un appartamento allo yuppie Charlie Sheen era ispirato a lei al cento per cento. IL GIALLO - Il corpo della donna è stato ritrovato nel salone, in una pozza di sangue, con una profonda ferita sulla nuca. Indossava una felpa con cappuccio, che le ricopriva il capo. Il condominio dove vive la Stein è pieno di telecamere e il personale di sicurezza presidia gli ascensori e la lobby. In casa non mancava nulla. E non c’erano segni di effrazione. Per questo gli investigatori non pensano a una rapina, ma a una lite sfociata in tragedia con una persona ben conosciuta dalla Stein. LA MUSICA - Animatrice della scena musicale di Manhattan durante gli anni Settanta, Linda Stein, figlia di un commerciante di cibo kasher, aveva introdotto nel giro che conta di manager e produttori stelle come i Ramones e David Bowie. Con l’etichetta Sire Records, che gestiva con il marito, aveva pubblicato non solo i lavori dei Ramones, ma anche di Madonna, Talking Heads e B-52. Ma tra i suoi amici intimi c’erano anche Elton John e Madonna. Le sue feste erano note in tutta la metropoli, così come le sue tumultuose relazioni sentimentali. IL BUSINESS - Negli anni Settanta era riuscita a trasformare il suo giro di solide amicizie in un business ricchissimo, riuscendo a gestire – quasi in regime di monopolio – le compravendite immobiliari più ricche e clamorose di Manhattan: tra i suoi clienti si contavano Sting, Billy Joel, Harrison Ford, Sylvester Stallone, LaToya Jackson e il re del musical, Andrew Lloyd Webber, autore tra l’altro del Fantasma dell’Opera e di Jesus Christ Superstar. Insomma il mattone delle star era cosa sua. «I miei clienti sono i mie amici», spiegava lei. E uno di questi, Elton John, ha versato lacrime di sincero dolore alla notizia dell’assassinio: «Sono letteralmente sotto choc», ha detto il baronetto, che con la donna aveva un rapporto talmente stretto che spesso se la portava dietro a fare shopping. Pare che avesse un fiuto particolare per pellicce e gioielli, due ossessioni di Elton John. «Conoscevo Linda da 37 anni – ha detto ancora Elton John - e mi mancherà tantissimo. Tutti sanno che aveva un cuore d’oro: era tra i principali donatori per la mia fondazione per la lotta all’Aids e uno dei paladini delle campagne per il cancro al seno».
Paolo Ligammari